Piano casa, otto articoli per ripartire

{{IMG_SX}}Otto articoli dal titolo "Azioni straordinarie per il rilancio dell'economia e la riqualificazione del patrimonio edilizio e urbanistico della Regione". A spiegare l'obiettivo della legge è il capogruppo alla Pisana Aldo Forte: "Lo scopo principale della legge è rispondere con norme semplici e chiare a due esigenze: quella di carattere familiare o individuale per ampliare gli spazi abitativi e, inoltre, di favorire l'attività edilizia quale volano importante per lo sviluppo e la crescita dell'economia del territorio. La nostra proposta - prosegue Forte - parte dal fatto che si tratta di un intervento straordinario che si colloca nella sentita necessità di rilancio del sistema produttivo in un momento di grave crisi, in particolare del comparto dell'edilizia. È quindi sbagliato ed inopportuno, come è nelle intenzioni della Giunta, caricare il provvedimento sul piano casa di significati che esulano da questa esigenza immediata. Il nostro testo di legge prevede una serie di norme che da un lato riqualificano il tessuto edilizio del territorio e dall'altro introducono dei parametri relativi al contenimento energetico della bioedilizia. Per rendere operativo tutto ciò si è tenuto conto sia delle esigenze dei singoli che dell'importante ruolo che i comuni sono chiamati ad avere soprattutto per quanto riguarda l'ambiente e l'urbanistica". «Tra i punti principali della legge - prosegue Forte - ci sono la norma per l'utilizzo del patrimonio edilizio esistente laddove si prevede il recupero a fini residenziali o per altre funzioni ammesse dagli strumenti urbanistici delle parti inutilizzate degli edifici ultimati alla data del 21 dicembre 2007; la norma sull'ampliamento degli edifici residenziali (fino al 20% del volume complessivo) e quella sulla sostituzione degli edifici residenziali e produttivi esistenti (per quelli al di fuori delle aree storiche la nostra proposta prevede di procedere alla demolizione e ricostruzione con possibile incremento sino al 30% del volume preesistente). Inoltre abbiamo previsto la facoltà di realizzare nuova volumetria da destinarsi ad edilizia residenziale pubblica, compresa l'edilizia convenzionata, accompagnando l'iniziativa con interventi di recupero energetico ed ambientale nel quartiere. La nuova volumetria non potrà superare il limite del 40% della stessa. A differenza della proposta della Giunta, il nostro piano casa non introduce prospettive di carattere generale inerenti la possibilità di realizzare sostituzioni di edifici realizzati in aree vincolate attraverso l'elaborazione di piani integrati o piani complessivi di riqualificazione». Forte spiega che «come l'esperienza ha dimostrato con gli art. 11, per l'avvio concreto di interventi secondo tali procedure trascorrono molti anni. La nostra iniziativa intende far rilevare come la giunta Marrazzo, al di là degli annunci, sia una delle regioni più in ritardo a presentare una proposta che è stata definita "blindata". Ciò dimostra, ancora una volta, come l'attuale maggioranza, in un settore di grande rilievo, si senta autoreferenziale e chiusa ad ogni confronto. Il Pdl, dal canto suo, non è stato in grado di presentare una proposta alternativa, limitandosi ai soliti slogan».