Recessione all'estero Ma la Capitale tiene
L'obiettivodi Alemanno è ambizioso: non solo portare Roma al più presto fuori dalla crisi legata ai flussi turistici, ma fare in modo che quegli stessi flussi ricomincino a salire entro la fine dell'anno. Le possibilità ci sono tutte, secondo il primo cittadino, e sono legate principalmente alla promozione della città a livello internazionale e a una strategia comune che veda la collaborazione di tutti i protagonisti del settore. Si parte dai dati sull'andamento del turismo nella Capitale che non sono buoni, ma sono prima di tutto migliori di quelli di gennaio 2009 e poi di quelli registrati dalle altre capitali europee e dagli altri Paesi nel mondo. Il dato complessivo a livello globale, infatti, non dice nulla di buono: tra gennaio e maggio di quest'anno, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, gli arrivi sono diminuiti dell'8,4%. Secondo il World tourism barometer, però, i flussi turistici a Roma cono calati del 5,39% registrando quindi una tenuta rispetto al dato internazionale. Per avere un'idea, nello stesso periodo considerato l'America ha registrato -5,40%, l'Asia e il Pacifico -6,10%, l'Europa -10,40%, il Medio Oriente -18,10%. Nel complesso, nella Capitale, ci sono stati nell'ultimo semestre quasi 3 milioni e 700 mila arrivi distribuiti nelle varie strutture ricettive tra cui alberghi, Bed and Breakfast, Case per ferie e Camping, per una permanenza media calcolata in 2,6 giorni. La crisi, piuttosto, si legge nel dato relativo alla spesa media del turista che è diminuita a Roma di circa il 4% rispetto allo scorso anno. A soffrire di più, e anche questo è da legare alla crisi economica e alla perdita del potere d'acquisto delle famiglie, sono le strutture alberghiere, mentre vanno meglio le strutture ricettive cosiddette alternative a cominciare dai B&B. Secondo il vicesindaco Cutrufo «è cambiato l'approccio alla vacanza da parte delle famiglie: difficilmente si rinuncia al viaggio ma si tende a risparmiare». Non c'è comunque da lasciarsi troppo andare al pessimismo. Anzi, il sindaco Alemanno è sereno: «Siamo sotto le percentuali internazionali – dice – questo significa che il nostro obiettivo di portare Roma fuori dalla crisi in tempi rapidi comincia a prendere forma». Da qui la speranza entro la fine dell'anno «del segno più davanti ai flussi turisti verso la Capitale». Chiaro come riuscirsi: «Bisogna aumentare la capacità di attrazione nella nostra città anche con progetti infrastrutturali». Su tutti, il potenziamento dell'aeroporto di Fiumicino, il secondo polo turistico, il litorale di Ostia e il pieno risanamento del primo polo turistico. «A breve ci incontreremo con il nuovo commissario per definire il restauro del Colosseo e dei Fori Imperiali», l'annuncio di Alemanno. Dam. Ver.OREDROB:#VERDAM@%@