D'Artagnan torna a rubare le monetine
L'ormai noto disoccupato conosciuto con il soprannome di «D'Artagnan», si è arrampicato anche ieri sulla Fontana di Trevi e ha minacciato di suicidarsi. L'uomo, che più volte è salito sulla celebre fontana in segno di protesta, l'ultima il 17 giugno scorso, è noto per l'abitudine di prelevare le monetine che i turisti lanciano con la speranza di tornare nella Capitale. D'Artagnan, secondo quanto riferito dalla Polizia municipale, ha protestato proprio perché poco prima i vigili urbani gli avrebbero impedito di prelevare le monetine che stava raccogliendo dall'acqua della fontana. Con indosso soltanto dei pantaloncini è salito sulla parte più alta della fontana e con una lametta ha cominciato a farsi dei tagli sulla lingua, sul collo e sulla pancia. Molti i turisti e i romani, soprattutto bambini, che incuriositi, si sono radunati intorno ai bordi della fontana, intanto transennati dai vigili urbani. Dopo oltre un'ora D'Artagnan è sceso dalla Fontana di Trevi. L'uomo, prelevato dagli agenti di polizia, è sceso tra gli applausi dei romani e turisti che si erano radunati ai lati della piazza. Prima di salire sull'ambulanza che lo ha portato in ospedale per sottoporsi ad alcuni accertamenti, D'Artagnan ha recuperato la lametta con la quale si era ferito lievemente al collo e all'addome. Gli agenti della Polizia municipale hanno tolto le transenne con cui avevano chiuso le strade di accesso alla piazza, che così è tornata alla normalità. Roberto Cercelletto, in arte D'Artagnan, 57 anni, residente a Tor Bella Monaca, «un mascalzoncello degli anni '60», come lo definiscono nella zona, ha scelto sin da piccolo di esibirsi a Fontana di Trevi o rubando monetine o ferendosi con una lametta al ventre di fronte a migliaia di turisti «per richiamare l'attenzione». In realtà un lavoro lui non l'ha mai voluto, spiegano gli anziani del rione Trevi che lo conoscono bene, ma periodicamente sale sul «palcoscenico».