Ponte Milvio, presi babybulli
Altrimenti gli avrebbero distrutto la minicar che gli avevano «sequestrato». È l'ennesimo episodio di bullismo avvenuto due sere fa a Ponte Milvio ai danni di uno studente di 16 anni mentre parcheggiava la piccola vettura sotto casa dopo aver trascorso qualche ora in compagnia degli amici. Il minore non ha fatto neanche in tempo a scedere dalla microcar che gli sono saltati addosso due ragazzi, un 22enne, pregiudicato, e un 17enne. «Dacci i soldi altrimenti finisce male per te stasera», gli hanno urlato i due malviventi. Spaventato, il ragazzino ha subito consegnato il denaro, ma i due arrestati ne volevano di più. Per spaventarlo, i due babybulli gli hanno anche spaccato con un calcio lo specchietto retrovisore della sua vettura. Il giovane, terrorizzato anche dal coltello che gli puntavano alla gola, è così andato verso il portone di casa per «recuperare» altro denaro, dopo che gli avevano rapinato anche un telefono palmare. In quel momento fortunatamente è transitata una «gazzella» dei carabinieri: a Ponte Milvio, soprattutto nel week-end, intensificano i controlli. Il minore è quindi corso verso i militari ai quali a stento, a causa dell'agitazione, è riuscito a dire solo «quei due, quei due». I carabinieri, coordinati dal maggiore Valerio Liberatori, dopo un breve inseguimento, hanno fermato i babybulli, gli hanno messo le manette ai polsi e hanno condotto il maggiorenne nel penitenziario di Regina Coeli e il minorenne invece nel Centro di prima accoglienza Virginia Agnelli con le accuse di rapina e tentata estorsione.