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Volontari per salvare le opere d'arte

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FrancescaMariani Migliorare i sistemi di intervento per il recupero e la salvaguardia delle opere d'arte in caso di emergenza, realizzare una mappa completa dei beni culturali presenti nel centro storico di Roma e aggiornare i piani di salvaguardia in caso calamità, contribuire alla diffusione della cultura della difesa dei beni culturali in particolare nei turisti e nei ragazzi: sono questi i principali obiettivi di un bando curato dalla Protezione civile del Campidoglio diretto all'impiego di volontari del Servizio Civile nazionale. «Il sisma che ha colpito l'Aquila - ha spiegato Aldo Aldi, direttore della Protezione civile comunale - ha messo in evidenza il ruolo centrale che le organizzazioni di Protezione civile svolgono anche nel settore della salvaguardia delle opere d'arte in caso di emergenza: senza il tempestivo intervento di operatori specializzati, l'ingente patrimonio artistico abruzzese poteva subire danni maggiori o essere preda di ladri e sciacalli». Fulcro del bando, curato d'intesa con l'ufficio capitolino del Servizio Civile, è l'idea di applicare sperimentalmente i nuovi sistemi di identificazione Rfid alle opere d'arte che abbiano sede nel centro storico di Roma, per garantirne la massima tutela in caso di calamità naturali o altre emergenze. L'applicazione di questa tecnologia, infatti, consente l'identificazione automatica delle opere d'arte, basata sulla capacità di memorizzare e accedere a dati usando etichette Rfid dette «tags» (con microchip) che non devono essere per forza visibili per essere lette come avviene per un normale codice a barre, inoltre i dati inseriti possono essere criptati. Ciò offre numerosi vantaggi nelle emergenze. In caso di terremoto, ad esempio, sarebbe più semplice individuare un'opera d'arte e la criptazione dei dati renderebbe più complesso l'intervento di soggetti non autorizzati. Inoltre, questo sistema offre la possibilità di descrivere esattamente le procedure da applicare per il recupero delle opere: che tipo di materiali e le tecniche da utilizzare, ad esempio, per avvolgere gli oggetti per proteggerli da urti e graffi, dove delocalizzarli e come svolgere le operazioni di catalogo dei beni o dei frammenti recuperati. «Si tratta - ha aggiunto Aldo Aldi - di un progetto davvero importante al quale vogliamo dare crescente rilevanza proprio per garantire, insieme alle Soprintendenze e alle organizzazioni di volontariato di protezione civile specializzate in questo settore, la massima tutela del nostro immenso patrimonio artistico». Il bando «Salvaguardia e valorizzazione dei Beni Culturali del Centro Storico di Roma» scade il 27 luglio ed è rivolto a 40 ragazzi cittadini italiani tra i 18 e 1 28 anni. L'impegno sarà di un anno, 1.400 ore totali e 5 giorni lavorativi a settimana, con un rimborso spese di 433 euro al mese. I canditati al progetto devono essere in possesso dei requisitii richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64 ed inoltre sarà preferita la frequenza o il completamento degli studi nei seguenti indirizzi universitari: Scienze geologiche; Architettura, Urbanistica e SIT (Sistemi Informativi Territoriali); Ingegneria civile, edile, ambientale; Scienze sociali, Scienze della formazione; Scienze della Comunicazione e Marketing culturale, Informatica; Scienze dei Beni culturali ed ambientali, Conservazione e Restauro dei Beni Culturali.

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