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Telecamere nelle aree più a rischio

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Devastanointeri ettari di territorio, mettono a rischio il patrimonio ambientale e la biodiversità, arrivano a lambire anche le case degli uomini. Sono gli incendi boschivi, per il 95 per cento dei casi causati dalla mano dell'uomo. Per la repressione, e la prevenzione, dei roghi estivi il Lazio è da tempo in prima linea, con un sistema di protezione civile interforze. Lo sarà anche quest'anno, con la campagna «Antincendio boschivo 2009» presentata ieri nella sede della Regione. Sei webcam installate nei punti più critici, come Castelfusano e Castel Porziano, una sala operativa attiva 24 ore su 24 collegata al numero verde regionale 803555, dieci elicotteri a disposizione dall'alba al tramonto, oltre 4mila uomini pronti a intervenire sull'intero territorio. Forze ingenti messe in campo da Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato. Una collaborazione che già nel 2008 ha portato alla riduzione del 50 per cento degli incendi nel Lazio rispetto all'anno precedente, passati da 1000 a 481. La regione scende così dal terzo al sesto posto tra le aree italiane più colpite. «A fronte della diminuzione della metà degli incendi – spiega Maurizio Pucci, direttore regionale Protezione civile – abbiamo avuto anche una riduzione del 20 per cento della quantità di ettari bruciati». Un risultato dovuto non solo alla forte azione di repressione attivata nel 2008: «Quello che ci interessa non è solo intervenire dopo – sostiene Pucci – ma diffondere tra istituzioni e cittadini la consapevolezza sui danni provocati dagli incendi. Nel Lazio la sensibilità è andata crescendo più che in altre regioni». Non è un caso che proprio qui sia stato avviato nel marzo 2008, primo posto in Italia, il catasto degli incendi: uno strumento concreto per controllare e proteggere il territorio dalle speculazioni edilizie che spesso si celano dietro la mano dei piromani. «Dalla prossima settimana ed entro la fine di ottobre – continua il responsabile locale della Protezione civile – incontreremo presso le Prefetture tutte le 378 amministrazioni comunali per consegnare l'aggiornamento 2008 dei dati sulle aree percorse dal fuoco». Un modo per incrementare la capacità dei Comuni laziali di far rispettare gli obblighi e i divieti di edificazione e coltivazioni imposti dalla legge. Dalla prevenzione anti-incendi alla sicurezza dei bagnanti, con il «piano mare 2009» dell'Ares 118. A Roma, in provincia e nei territori di tutta la regione più automediche e ambulanze con medici, infermieri e rianimatori a bordo.

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