Il Polo natatorio è realtà «A Roma i Giochi 2020»

EnzoBianciardi OSTIA Dall'inaugurazione del nuovo Polo natatorio di Ostia parte la sfida per «Roma 2020». «Abbiamo un'idea per portare a Roma le Olimpiadi del 2020. Presenteremo la candidatura ufficialmente», ha anticipato il delegato allo Sport del Campidoglio, Alessandro Cochi, a margine dell'inaugurazione del Polo Natatorio di Ostia. «Non bisogna però - aggiunge - commettere gli errori che hanno fatto fallire le precedenti candidature (2004 con Rutelli e per il 2016 con Veltroni). In questi 5 anni stiamo, infatti, lavorando per finire le metropolitane, perché oltre all'impiantistica sportiva di vertice come questo nuovo polo di Ostia, servono anche infrastrutture, servizi, e ricettività». L'inaugurazione del complesso natatorio di Ostia (alla quale erano presenti oltre al sindaco Alemanno e al delegato allo Sport Cochi, anche l'assessore al Commercio e al Litorale Davide Bordoni, l'onorevole Beatrice Lorenzin, il commissario delegato dal governo per i Mondiali Claudio Rinaldi, il presidente del Comitato organizzatore Giovanni Malagò, il presidente della Fin Paolo Barelli e il presidente Assobalneari Renato Papagni) diventa l'occasione per presentare i programmi della Giunta Alemanno per lo sport romano. In particolare, lo stesso Alemanno ha in mente, per risolvere la questione ancora aperta della Città dello sport di Tor Vergata, a un incontro con il Governo per reperire le risorse necessarie a completarla struttura, la data per la sua inaugurazione potrebbe essere quella del 2011, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia: «È uno dei grandi problemi che abbiamo ereditato - ricorda Alemanno - è una struttura enorme, splendida ma non dotata delle risorse sufficienti per essere completata. Proprio oggi ho incontrato il rettore di Tor Vergata con il quale ho concordato un incontro con i sottosegretari Gianni Letta e Rocco Crimi per trovare la strada per reperire le risorse necessarie». Sul futuro di Tor Vergata arrivano anche le precisazioni di Cochi: «Sono stati già spesi 200 milioni, ma ne servono altre 300. Abbiamo chiesto all'architetto Santiago Calatrava di rimodulare di poco il progetto per non aumentare i costi. Nel piano è previsto anche un palasport che potrebbe ospitare le finali di grandi eventi sportivi: abbiamo già preso contatti per i Mondiali di volley del 2010». Intanto il rilancio del litorale romano riparte dal nuovo complesso della Fin. «Questa è la prima pietra per la riqualificazione del litorale romano – annuncia il sindaco Alemanno – Abbiamo un litorale che non ha niente da invidiare a quello di altre città, iniziare la sua riqualificazione e valorizzazione significa dare il via ad un nuovo sviluppo. Questa struttura sarà sede federale ma resterà a disposizione del pubblico. A Roma, dopo la fine di questi mondiali, la pratica del nuoto sarà molto più diffusa». All'arrivo del sindaco solo proteste isolate, qualche cartello e uno striscione comparso su una palazzina antistante il complesso. «Ce l'abbiamo fatta – sottolinea il Commissario Governativo Claudio Rinaldi – Questa è la cosa più importante. Le polemiche accompagnano sempre le grandi opere». Il costo del complesso è stato di circa 22 milioni di euro, due piscine coperte di 33 e 21 metri, una esterna di 50 metri. La foresteria è composta da 79 stanze, un bar, una mensa, una sala conferenze da 200 posti. «Si tratta – afferma Paolo Barelli, presidente Fin – di un vero gioiello architettonico. Ospiterà soprattutto l'attività delle nazionali ma sarà aperto anche alla cittadinanza. Ora bisogna guardare alle cose concrete, dal prossimo 17 luglio scenderanno in campo gli atleti». (Foto Gmt)