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Confiscati alla mafia 328 immobili

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PaoloTomei Sono 328 i beni immobili confiscati nel Lazio dalle forze dell'ordine, ai quali si aggiungono 99 imprese sorte da attività illecite. Di questi immobili, 221 sono stati già trasferiti ai Comuni, 13 sono in corso di trasferimento, mentre 94 devono essere ancora destinati. Sono alcuni dei dati resi noti dall'assessore alla Sicurezza della Regione Lazio Daniele Fichera nel corso di una conferenza stampa con il Commissario straordinario di governo per la gestione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali Antonio Maruccia. Il Lazio, in tre anni, stanzierà sette milioni di euro per restituire alla collettività beni e attività ricavati da azioni illecite. Solo nella Capitale, al 31 dicembre 2008, sono stati 160 i beni confiscati alla malavita - ha ricordato Maruccia - mentre nelle Province di Frosinone e Latina sono rispettivamente 24 e 55». Anche sul fronte delle imprese, «lo Stato ha inferto un duro colpo alla criminalità organizzata che opera nel Lazio con 99 aziende confiscate, di cui 84 solo a Roma, a dimostrazione - ha sottolineato Fichera - che le organizzazioni criminali hanno individuato nella Capitale un luogo privilegiato per i propri traffici illeciti». Solo nel 2008 l'assessorato di Fichera, ha stanziato 1,3 milione di euro per recupero, riqualificazione e riutilizzo a fini sociali, di beni confiscati alla mafia. Nel triennio 2009-2011, la cifra annua messa a disposizione è salita da 1,3 milione di euro del 2008 a 2 milioni, cui si aggiungono 300 mila euro annui, di parte corrente, destinati a iniziative per la legalità collegate alla gestione di queste strutture. Ieri è stato anche firmato un protocollo d'intesa tra la Regione Lazio e il Commissario straordinario del governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali. Sono due i bandi per interventi di ristrutturazione o riqualificazione di beni immobili pubblicati in questi giorni dalla Regione Lazio. Ne ha dato notizia l'assessore della Regione alla Sicurezza Daniele Fichera insieme al Commissario straordinario di governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati alle mafie Antonio Maruccia. Il primo bando, di due milioni di euro, è rivolto a tutti i Comuni che hanno avuto in gestione dal Demanio un bene confiscato alla criminalità, ma anche alle associazioni di volontariato, alle cooperative sociali, alle comunità terapeutiche e ai centri di recupero per tossicodipendenti. Gli stanziamenti serviranno a finanziare opere strutturali per il ripristino dell'agibilità del bene o per la sua messa in sicurezza, compreso l'abbattimento delle barrire architettoniche e l'adeguamento alla normativa antincendio. Ciascun progetto potrà essere finanziato per un importo massimo di 100 mila euro. Il secondo, di 300 mila euro, riguarda attività e iniziative di educazione alla legalità, connesse con l'utilizzo di un bene confiscato alla criminalità: corsi di formazione, visite guidate e campagne di informazione e di divulgazione della cultura della legalità. Ciascun progetto potrà essere finanziato per un importo massimo di 15 mila euro. «Sarà visibile a settembre un sito internet del governo che consentirà di avere tutte le informazioni sui beni confiscati alla mafia per dar modo a enti locali, regioni e associazioni, di verificare la presenza e la possibilità di utilizzo di beni confiscati alla mafia», ha detto il Commissario straordinario di governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali Antonio Maruccia. «Il nuovo sito www.beniconfiscati.gov.it - ha spiegato Maruccia - è uno strumento in più per rendere fruibili i beni confiscati alle mafie ed è funzionale alla riforma, contenuta nel "pacchetto sicurezza" che affida al prefetto la responsabilità del procedimento di destinazione dei beni confiscati ai mafiosi dopo la loro confisca».

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