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Usura, vittime il 12% delle famiglie laziali

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Sono state 258 le richieste di accesso al fondo di prevenzione usura di Adiconsum: un campione che per il 60% è composto da uomini e per il restante 40% da donne, di età compresa tra i 18 e gli 80 anni, con una prevalenza di soggetti di fascia d'età 41-50 anni (32,7%). A rivolgersi allo sportello nel 51% dei casi famiglie con 1-2 figli a carico (nell'11,6% nel nucleo familiare è presente un componente anziano), nel 23,6% da separati/divorziati. Il profilo del richiedente è per il 56,5% costituito da impiegati e operai seguiti, per il 15,3%, da pensionati. Sono i risultati della ricerca svolta attraverso la compilazione di un questionario suddiviso in 12 aree socio-economiche, resi noti nel corso del convegno «Sovraindebitamento e usura nel Lazio», ospitato ieri mattina nell'Auditorium di via Rieti, in collaborazione tra Usr Cisl Lazio, Fnp Lazio e Adiconsum regionale Lazio. Nella maggioranza dei soggetti il reddito è di bassa entità - nel 23% dei casi non supera i 1.000 euro, nel 39% non arriva ai 1.500 euro. Solo un 11% quelli che hanno problemi di indebitamento pur percependo uno stipendio medio-alto che si aggira attorno ai 2.000-3.000 euro. Tra le principali spese da sostenere quelle relative al vitto - solo il 49,8% ha una casa di proprietà, il 47% una casa in affitto - che mediamente variano dai 300 ai 600 euro mensili - per un valore complessivo di spese fissi mensili che sfiora i 1.000 euro per il 39% del campione. Comune denominatore, per i richiedenti l'accesso al fondo, i debiti contratti con banche e società finanziarie.  

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