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Autovelox, summit dal prefetto Cittadini sul piede di guerra

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AntonioSbraga Il vertice annunciato dalla Prefettura sulla sicurezza stradale nella Valle dell'Aniene, dove le postazioni di autovelox sono salite a 5 in soli 15 chilometri, rinfuoca il confronto fra i Comuni e gli automobilisti, che contestano «l'uso intensivo dei controlli con più postazioni sulla stessa strada». «Basterebbe sostituire gli incroci con le rotatorie e il limite, e quindi l'autovelox non avrebbe motivo di esistere. Ma naturalmente questo non può essere compito delegato ai Comuni», replica chiamando in causa Provincia e Regione Massimo Renzetti, vicesindaco di Agosta, che da una settimana ha installato due postazioni fisse lungo la strada regionale Sublacense, dove ora sono «4 gli autovelox attivi in appena 8 chilometri di strada», lamenta l'associazione Cittadinanzattiva, che ha chiesto al prefetto Pecoraro di «raccomandare ai Comuni di stilare un calendario delle postazioni attive, evitando che sulla stessa strada siano in funzione nello stesso tempo più postazioni di controllo elettronico della velocità». Però dei due fissi di Agosta è in funzione «uno soltanto e non è sempre attivo- assicura il vicesindaco - ma riteniamo assurdo dover comunicare se è in funzione e dove». Renzetti però annuncia che presto ci sarà «l'installazione di indicatori luminosi della velocità in prossimità delle apparecchiature». E, pur condividendo il giudizio degli automobilisti sul limite «anacronistico: ben venga una eventuale revisione, fatta da esperti - concede Renzetti - Ma alla fin fine si tratta di andare a 50 chilometri orari (anche 60) per circa 300 metri a cavallo del bivio di Agosta e per altri 600 metri a Madonna della Pace, dove ci sono due centri abitati». Però, dopo le due postazioni di Agosta, dal chilometro 9,250 al 4,100 della Sublacense, ci sono quelle mobili di Marano Equo (al 4,300) ed Arsoli (0,900), prima dell'innesto sulla seguente Tiburtina-Valeria, dove è attiva, solo 4 chilometri dopo, la postazione mobile di Roviano. «È l'unica arteria, e senza soluzione di continuità, in grado di collegare il già isolato comprensorio della Valle dell'Aniene con l'autostrada A24 Roma-L'Aquila. Pendolari e turisti non hanno alcuna alternativa stradale per raggiungere la capitale - conclude Cittadinanzattiva - ma non possono però essere vessati dai continui controlli». Che ora verranno sottoposti «a verifica da due tecnici super partes», cui sarà demandato il vaglio delle 5 postazioni, come ha preannunciato la Prefettura convocando il vertice con i sindaci del comprensorio.

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