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Un polo culturale tiburtino per rilanciare il turismo

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AntonioSbraga Il ministero dei Beni culturali getta la rete sul nuovo polo culturale tiburtino. Il progetto che introdurrà la gestione integrata in un unico pacchetto turistico delle tre rinomate ville antiche di Tivoli (Adriana, d'Este e Gregoriana) e del Tempio di Ercole Vincitore comincia infatti a farsi strada. E ieri mattina un primo sopralluogo a Tivoli è stato effettuato dal sottosegretario Francesco Giro, accompagnato dal direttore regionale Luciano Marchetti e dal soprintendente ai Beni archeologici del Lazio, Marina Sapelli Ragni. «Dimostreremo che la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale è possibile solo attraverso la costruzione di un sistema integrato di gestione che mette in rete i nostri siti archeologici e monumentali offrendo una serie di servizi unitari e ben coordinati», dice il sottosegretario. Che ai turisti vuole «offrire dei precisi itinerari culturali in grado di esaltare le risorse del territorio. Il progetto del polo Tiburtino è un modello perché si pone come obiettivo un sistema integrato costituito da Villa D'Este, Villa Adriana, il Parco di Villa Gregoriana e il Tempio di Ercole Vincitore, che saranno accessibili attraverso un biglietto unico, un sito internet dedicato, visite guidate unitarie, mostre, spettacoli e convegni finalizzati alla promozione dei luoghi e un servizio di trasporti di collegamento tra i siti». Nel progetto, che è stato presentato il 20 maggio scorso, «l'archeologia di Villa Adriana e del Tempio di Ercole vincitore, l'architettura di Villa d'Este e il paesaggio del parco di Villa Gregoriana - conclude il sottosegretario - sono la sintesi di un programma di valorizzazione complessivo del territorio di Tivoli». Che non è destinata a farsi solo in quattro per i turisti: il Comune ha infatti chiesto anche l'inserimento della Rocca Pia nel circuito unitario da proporre ai visitatori. L'antico maniero, fatto edificare nel 1461 da Papa Pio II, è prossimo alla riapertura dopo i lavori di recupero finanziati dalla Provincia di Roma e dal ministero dei Beni culturali e dovrebbe ospitare, oltre a un museo della città, proprio uno dei punti informativi per il biglietto unico. Sul ticket integrato del nuovo pacchetto turistico tiburtino punta molto anche il Lazio, che non a caso ha indicato in Tivoli uno dei 5 «grandi attrattori culturali» (con complessivi 35 milioni di euro destinati dal Piano operativo 2007-2013) perché «rappresenta, dopo Roma, il polo di attrazione più importante dell'intera Regione».

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