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«Sporco negro», e lo pestano

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FrancescaMariani Un uomo del Congo è stato picchiato da tre italiani giovedì pomeriggio a Monteverde. L'uomo ha chiamato, poco prima delle 15, il 113 raccontando di essersi nascosto in un palazzo di via di Donna Olimpia dopo l'aggressione. All'arrivo degli agenti della polizia gli aggressori si erano già dati alla fuga mentre l'uomo è stato soccorso dal personale del 118 e accompagnato in ospedale dov'è stato dimesso con sette giorni di prognosi per un trauma cranico e una ferita al sopracciglio sinistro. Il congolese ha raccontato ai poliziotti che stava distribuendo volantini pubblicitari citofonando agli inquilini della zona quando un 50enne infuriato per essere stato disturbato durante la «pennica» pomeridiana lo ha prima insultato dalla finestra e poi è sceso e gli ha rotto una bottiglia in testa. Successivamente sarebbe stato raggiunto da altri due italiani che lo hanno continuato a picchiare. In un'intervista televisiva l'uomo ha raccontato di essere stato vittima di un'aggressione a sfondo razziale e di essere stato insultato per il colore della pelle. «L'insulto razziale offende persino più della violenza fisica - commenta il sindco di Roma, Gianni Alemanno - Indubbiamente quello che rende grave l'aggressione a Monteverde non è tanto l'entità delle lesioni riportate, quanto l'idea che nella nostra città si aggirino personaggi che odiano e assalgono in base al colore della pelle. Esprimo piena solidarietà alla vittima di questa aggressione razzista e chiedo - conclude - agli inquirenti un'indagine approfondita per individuare e punire i responsabili». «Sono indignato - interviene il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti - Ancora una volta ci troviamo di fronte a un episodio gravissimo perché è inaccettabile che si colpisca qualcuno soltanto per il diverso colore della pelle. Alla vittima della violenza va tutta la mia personale solidarietà e quella dell'amministrazione provinciale». Anche il presidente della Regione Marrazzo ha preso la parola: «La comunità del Lazio si stringe attorno all'ennesimo cittadino colpito dalla violenza razzista a Roma. Fa davvero impressione il montare dell'ondata xenofoba e l'aumento vertiginoso di simili episodi in una città storicamente aperta e pacifica come Roma. Ora è importante che tutti - aggiunge - colgano pienamente la gravità del fenomeno e retrocedano dalla tentazione di alimentare ancora, irresponsabilmente, campagne fondate sulla paura e sulla criminalizzazione degli stranieri».

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