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Vincenzo Bocchetti, capo dell?omonimo clan di Napoli, preso dopo un blitz nell?appartamento in cui si nascondeva Camorra, boss arrestato ad Anzio

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Il 20 aprile era sfuggito alla cattura. Gestiva il traffico di droga da Olanda e Albania

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Imilitari hanno bloccato il latitante facendo irruzione nell'appartamento dove si nascondeva a conclusione di un'attività di ricerca condotta con servizi di osservazione, controllo e pedinamento. A Bocchetti è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli il 20 marzo scorso per l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. In particolare l'ordinanza fu emessa su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli e portò all'arresto di 51 persone. Dalle indagini è emerso che Salvatore Venditti, per conto del gruppo capeggiato da Bocchetti, era in contatto con Leonardo Liso, un pugliese in grado di importare dall'Albania enormi quantitativi di eroina, majurana e hashish. L'uomo è stato condotto nella casa circondariale di Velletri. Vincenzo Bocchetti era sfuggito alla cattura il 20 aprile scorso quando, nel corso dell'operazione Luna Rossa, furono arrestate 51 persone ritenute riconducibili ai clan dello stesso Bocchetti, ai Di Lauro e ai Rinaldi, presenti in altrettanti quartieri di Napoli. Secondo gli investigatori avevano dato vita a un vero e proprio consorzio per ottenere evidentemente prezzi più convenienti nell'acquisto degli ingenti quantitativi di droga per il mercato campano. Una movimentazione stimata in circa 500 chili al mese tra cocaina, eroina e marijuana. L'inchiesta è durata circa due anni. Gli stupefacenti arrivavano dall'Albania, dall'Olanda e dalla Spagna e venivano divisi a Napoli dai responsabili degli acquisti.

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