Svendite al via, si saldi chi può

Eper questi saldi estivi 2009 ci sono grandi apspettative vista la pesante crisi che sta attraversando ormai da oltre un anno il settore del commercio capitolino. Dureranno sei settimane e vedranno da subito negozi di marca e non scontare la merce tra il 30 e il 40% con punte del 50%. Le associazioni dei commercianti fanno, dunque, previsioni piuttosto ottimiste anche se c'è chi, come il presidente della Confesercenti Roma e Lazio Valter Giammaria, non si illude che con questi saldi si riusciranno a recuperare le perdite attorno al 15 per cento registrate nell'ultimo anno. I negozianti sono pronti e hanno iniziato già da qualche giorno ad abbellire le vetrine con scritte grandi e colorate che pubblicizzano sconti sulla merce piuttosto invitanti. La parola d'ordine è vendere e restare senza giacenze nei magazzini, anche se i saldi estivi, rispetto a quelli invernali, sono da sempre meno vissuti dai consumatori come un vero e proprio evento. La Confcommercio stima in circa 240 euro la spesa media a famiglia per gli acquisti a prezzi scontati. Cifra che si abbassa notevolmente secondo le associazioni dei consumatori sicure, invece, che a causa della crisi i romani terranno il portafoglio ben chiuso. Ad essere venduti meglio, come ogni anno, saranno i capi più costosi, scarpe e accessori femminili. Si attendono le solite file come ogni primo weekend di saldi (i negozi resteranno aperti anche domani), nei centri commerciali e negli outlet con la speranza che il bel tempo non spinga troppi romani al mare. Utile ricordare qualche prezioso suggerimento per acquisti «sicuri». Controllare che sul prodotto in saldo sia riportato il prezzo d'origine, quello finale e la percentuale di sconto; conservare sempre lo scontrino perché la merce difettosa si può cambiare anche nel periodo dei saldi; attenzione alla merce esposta a prezzo pieno accanto a quella in saldo.