Prostitute minori e incinte 50 lucciole nella rete della polizia
Erano tra il sesto e l'ottavo mese di gravidanza ma continuavano a lavorare sui marciapiedi della Capitale, ora sono state affidate a centri di assistenza che le seguiranno fino al momento del parto. A trovarsi di fronte, con non poco stupore, le tre lucciole incinta, tutte di nazionalità romena, è stata la polizia che, la scorsa notte, ha effettuato uno dei consueti controlli antiprostituzione che si è concluso con l'identificazione di 50 straniere e il rimpatrio di cinque romene che non avevano dato seguito ai decreti di allontanamento emessi nei loro confronti. Le cinque prostitute romene sono state accompagnate al Cie di Ponte Galeria dove, alla presenza degli agenti della polizia dell'Ufficio Immigrazione, diretto da Maurizio Improta, si sono svolte le udienze di convalida dei relativi decreti di trattenimento da parte del Giudice competente. Con i cinque rimpatri, a oggi, sono 10 i decreti di allontanamento eseguiti per motivi di pubblica sicurezza, mentre sono decine i provvedimenti analoghi nell'agenda della Questura. Il controllo antiprostituzione è stato messo in atto con una vera e propria task force voluta dal questore Giuseppe Caruso, con equipaggi delle Volanti e poliziotti dell'Immigrazione, oltre ad unità specializzate della sezione Criminalità stranieria e prostituzione della Squadra Mobile diretta da Maurilio Grasso. I controlli hanno interessato varie zone della Capitale, tra le quali via Salaria, viale Guglielmo Marconi, via Cristoforo Colombo(fiera di Roma), piazza dei Navigatori, Prati Fiscali, viale Palmiro Togliatti, via Tiburtina, via Aurelia. Tra le ragazze fermate, 6 erano minorenni e per questo affidate ad un Centro accoglienza minori. Dopo i controlli andati avanti tutta la notte la polizia adesso mira a prendere gli sfruttatori delle prostitute minorenni e delle lucciole trovate in strada nonostante fossero tra il sesto e l'ottavo mese di gravidanza. Indagini sono in corso da parte degli investigatori della Mobile, diretta da Vittorio Rizzi, e dell'Ufficio Immigrazione, anche con l'ausilio e la collaborazione di alcune delle donne fermate, per risalire ai malviventi che sfruttavano le ragazze costringendole a prostituirsi. Altri accertamenti, questa volta con la polizia romena, sono stati avviati per rintracciare in Romania i genitori delle prostitute minorenni.