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Turisti "truffati" al ristorante

Il ristorante

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Uno dei più rinomati ristoranti di Roma, noto in tutto nel mondo, chiuso per carenze igienico-sanitarie e per il reato presunto di aver truffato due turisti giapponesi facendo pagare loro un conto di 580 euro circa più una mancia di oltre 100. Un'ombra macchia una delle insegne della belle epoque capitolina, «Il Passetto» dal 1860, in via Zanardelli, nel cuore della città. La storiaccia risale al 19 ma è venuta a galla solo ieri. Due giapponesi, lui di 35 anni e lei di 26 (già tornati in patria) decidono di andare a pranzare nel ristorante a due passi da piazza Navona. A quei tavoli si sono seduti la regina Elisabetta d'Inghilterra, grandi nomi del passato come Charlie Chaplin, Salvador Dalì, Ava Gardner, Gary Cooper, Clark Gable e Liz Taylor, e più recenti come Massimo Troisi, il Nobel per la Fisica Carlo Rubbia, Gigi Proietti, Harrison Ford, Sylvester Stallone, Leonardo DiCaprio e altri. Tra questi c'è anche l'attuale papa Ratzinger, entrato al Passetto quando era cardinale e prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Guardando la ricevuta la coppia mangia due antipasti (142 euro), due primi (208), pesce (82,50), dessert (31), vino (108), pane e acqua minerale. Chiedono di pagare, il cameriere porta il conto: sono 579,50 euro. Il giapponese dà la sua carta di credito, un'American Express nera, la Black Centurion (senza limiti di spesa). Il cameriere torna e gli porta la ricevuta da firmare, cosa che il giapponese fa. Poi però avrebbe guardato il conto sbigottendo: sia per il costo del pranzo, di quasi 580 euro, sia per i 115,50 di mancia aggiunti non alla ricevuta del pranzo ma a quella dell'acquisto con carta di credito. Il giapponese avrebbe protestato ma inultimente, sentondosi dire: «Signore, è tutto in regola». Usciti dal ristorante i due nipponici si rivolgono ai poliziotti del commissariato Trevi Campo Marzio, diretto da Michele Laratta. Cominciano gli accertamenti. Gli investigatori confrontano le cose mangiate e il loro costo sul listino. Le cifre non corrispondono. Poi nel locale di via Zanardelli entrano anche gli ispettori della Asl Rm/A. Avrebbero trovato frigoiferi rotti, pareti sporche, pavimenti unti, mattonelle non a norma per essere pulite adeguatamente. Scatta il provvedimento di chiusura: il «Passetto» potrà riaprire quando avrà ultimato i lavori.

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