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Il meglio del giornalismo nel nome di Piero Angela

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AnnamariaTarantino Si è svolta nella cornice di palazzo Ferraioli, la presentazione del premio giornalistico Marco Luchetta 2009. Il riconoscimento é stato istituito nel 2004 per valorizzare lo stile e il modo di svolgere la professione giornalistica con umanità e discrezione, nel segno della passione e professionalità che ha caratterizzato il lavoro dei quattro giornalisti della Rai, Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D'Angelo e Miran Hrovatin, trucidati nel '94 a Mostar e a Mogadiscio. La tavola rotonda si é aperta con il reportage dal titolo «Un calcio alla fame» sulle contraddizioni africane nella Sierra Leone. Quest'anno, per la sezione tv, il premio è stato attribuito a Nico Piro, per la sezione quotidiani e periodici è stato assegnato ad Attilio Bolzoni autore del servizio «I bambini fantasma di Lampedusa». La giuria che ha decretato i finalisti 2009, presieduta dal direttore del Tgr Rai, Angela Buttiglione, e composta dal direttore di Sky Tg 24 Emilio Carelli, dai direttori Paolo Possmai, del Messagero Veneto, Andrea Filippi, Fabrizio Ferragni, dal vice direttore del Tg 2 Marcello Masi, Onofrio Dispensa, Toni Capuozzo, Pino Aprile, e Fulvio Molinari, ha voluto omaggiare una delle firme più autorevoli del giornalismo italiano, con il premio speciale Luchetta a Piero Angela, scrittore e divulgatore scientifico. Il presidente della Fondazione, Enzo Angiolini, ha sottolineato il valore del lavoro di Angela, che ha saputo con stile e semplicità rendere lievi anche i concetti più difficili. Il premio, organizzato da Federica Fresa, gode dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è promosso dalla RAI.

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