Centro, addio alle antenne tv

Roma, capitale digitale. Grazie alla delibera approvata ieri in Giunta dal sindaco Gianni Alemanno, la Capitale punta ad essere la prima città europea interamente cablata in fibra ottica che permetterà di abolire le antenne televisive da tutto il centro storico, restituendolo così alla sua immagine e al suo passato. Il progetto, chiamato appunto «Roma digitale», adotterà un modello avanzato di regolamenti per gli scavi che privilegia tecniche a basso impatto ambientale, attraendo sul territorio gli investimenti sia pubblici che privati degli operatori di mercato (tra questi i primi ad aver mostrato interesse sono Telecom Italia e Fastweb). Obiettivo del progetto è garantire una serie di servizi di avanguardia indispensabili per la competitività della città dove le telecomunicazioni mobili, grazie ai collegamenti in fibra ottica delle stazioni radio base sulle quali si potranno avviare servizi oltre l'Umts e il Wi-Max, diverranno rapide e funzionali. Il progetto fa parte del piano più generale di e-Government 2012, il cui inizio è stato sancito sempre ieri dalla firma di un protocollo di intesa tra Alemanno e Renato Brunetta, ministro per la P.A. Trentotto i progetti previsti, diciassette le aree di intervento: si va dall'istruzione alla giustizia, dall'ambiente al rapporto cittadini-Pa, ai beni culturali, passando per anagrafe, sicurezza, affari esteri e mobilità. Obiettivo migliorare i servizi del Comune di Roma per i cittadini e le imprese e accelerare il processo di modernizzazione non solo della città, ma del Paese. «Il collegamento di tutta Roma a banda larga - ha dichiarato Alemanno - rappresenta l'hardware, l'infrastruttura. Attraverso l'intesa col ministero si crea invece il software, cioè i contenuti del servizio».