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Sgominata banda di pusher rom

Carabinieri

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{{IMG_SX}}Volevano sostituirsi alle tradizionali famiglie criminali romane. Diventare i padroni dello spaccio di droga nella Capitale e nel litorale sud della provincia. L'organizzazione rom dedita al traffico di droga è stata smantellata l'altra scorsa dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Eur. Quarantasette arrestati, 7 ancora latitanti all'estero, nell'ambito di 54 ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice delle indagini preliminari Aldo Morgigni su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Roma. Quindici i provvedimenti di confisca di autovetture e immobili sia in Italia sia all'estero. Venti chilogrammi di cocaina e 30 mila euro in contanti sequestrati. Una struttura familiare ben organizzata. Dalla loro avevano il legame di sangue tra tre famiglie rom di nazionalità croata e bosniaca: i Berisa, i Sejdic, gli Osmanovic. Erano loro a comandare, a gestire i traffici di cocaina da Spagna, Olanda e Sud America. I corrieri e gli spacciatori erano invece italiani, non solo giovani tossicodipendenti ma anche anziani romani incensurati e minorenni. I proventi erano reinvestiti in auto di lusso e nel mercato dei documenti falsi (passaporti, permessi di soggiorno, contratti di lavoro) per legalizzare la posizione di stranieri irregolari. Ma non solo. I clan ripulivano il denaro acquistando ville in Bosnia: residenze principesche in diversi quartieri periferici di Belgrado. Lussuose anche le abitazioni dove gli appartenenti alle famiglie croate e bosniache sono stati sorpresi nel cuore della notte. «Alle 3 abbiamo dato il via all'operazione - spiega il maggiore Vinicio Tetta, comandante della compagnia Eur - Alle 5 abbiamo bussato alle porte degli appartamenti di Ardea, alcune volte utilizzando l'ariete per sfondare le porte blindate». Un dispiegamento di forze inconsueto per l'operazione «White wolf 2» (che segue di un anno la prima, letteralmente «lupo bianco», dal colore dei capelli del capoclan Osmanovic): 350 carabinieri, due elicotteri più alcune unità cinofile. Con i 47 dell'altra notte, «salgono così a oltre un centinaio gli arrestati in questo filone d'inchiesta. Tra di loro molte donne, sempre di più con importanti ruoli dirigenziali», spiega il comandante del gruppo Roma Alessandro Casarsa. Madri rom sorprese nel cuore della notte ad allattare bambini in fasce: nei loro pannolini erano nascosti quantitativi di sostanza purissima. «Vogliamo l'espulsione di tutti quelli coinvolti in questo traffico - ha detto il sindaco Gianni Alemanno - ringrazio tutte le forze dell'ordine per quest'operazione».

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