Papa Woytyla, inaugurata statua al Policlinico Agostino Gemelli
«Non abbiate paura», la celebre espressione pronunciata il 22 ottobre 1978 durante l'omelia della messa che diede inizio al pontificato di Giovanni Paolo II, è il nome della statua che l'Università Cattolica ha dedicato alla memoria di Papa Wojtyla e che da oggi sovrasta il piazzale d'ingresso del policlinico «Agostino Gemelli». L'imponente opera d'arte, in marmo bianco di Carrara che in altezza sfiora i 5 metri, è stata benedetta dal cardinale Stanislaw Dziwisz, che affiancò come segretario particolare Papa Giovanni Paolo II nei 27 anni del suo pontificato. La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno e del rettore dell'Università Cattolica, Lorenzo Ornaghi. La statua raffigura Giovanni Paolo II con una croce stretta tra le mani ed è stata simbolicamente sistemata nel piazzale d'ingresso del policlinico Gemelli, luogo dove Papa Wojtyla, nel corso delle sue degenze, era solito affacciarsi dalla finestra dell'appartamento al decimo piano a lui riservato per recitare l'Angelus domenicale e per benedire i fedeli. Fu proprio in una di quelle occasioni, durante il ricovero del 1996, che Giovanni Paolo II definì il policlinico Gemelli «Vaticano terzo», in quanto casa del papa insieme ai palazzi apostolici di Roma e Castelgandolfo. La stessa frase che questa sera è stata riascoltata dai tanti che hanno partecipato alla cerimonia inaugurale e proiettata in un video dell'epoca. La statua, in marmo bianco di Carrara, è stata realizzata da Stefano Pierotti, che all'opera ha dedicato complessivamente 2 anni di lavoro. Il peso del monumento è di circa 20 tonnellate. A fare da sottofondo alla cerimonia la banda musicale dell'arma dei carabinieri diretta dal tenente colonnello Massimo Martinelli.