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Un filtro speciale contro le polveri sottili

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Èstato posizionato su un autobus di linea in regolare servizio tra le vie trafficate della Capitale dall'inizio di giugno. A fine mese, al termine della sperimentazione, l'assessorato all'Ambiente del Comune deciderà se estendere la tecnologia sulle altre vetture per combattere l'inquinamento dell'aria che respiriamo. Parte dal trasporto pubblico urbano la lotta alle polveri sottili del Campidoglio. Dopo la sospensione delle targhe alterne e delle domeniche ecologiche, sostenute e applicate costantemente dall'amministrazione di centrosinistra, ecco la sperimentazione sui mezzi Atac: «Sopra il tetto di questa vettura – ha spiegato l'assessore Fabio De Lillo ieri al Sanit al Palazzo dei Congressi dell'Eur – è stato inserito un filtro grande 1,5 metri per due. Per il momento stiamo raccogliendo i dati su questa nuova tecnologia che ha dato ottimi risultati in laboratorio. Alla fine del mese tracceremo il bilancio e sulla base dei risultati vedremo come sviluppare la novità». Una volta fuori dalle emergenze affrontate nel primo anno (stato del verde urbano e mezzi del servizio giardini), l'assessore annuncia i provvedimenti che intende portare avanti a partire da luglio: «Nel prossimo assestamento di bilancio dedicheremo particolare attenzione al fenomeno dell'inquinamento atmosferico su due versanti: mobilità che io definisco ‘insostenibile' e infrastrutture». Come il progetto di installazione di paline di ricarica per auto elettriche nei nodi di scambio, incentivi per acquisto di auto ibride; interventi sulle caldaie domestiche. «La riduzione del 50% delle polveri Pm10 nei primi 5 mesi del 2009 rispetto allo stesso periodo del 2007 ci dà ragione». Certo, ammette lo stesso De Lillo, l'inverno piovoso e l'estate ventosa hanno dato una grossa mano alla sua politica ambientale. «Non possiamo fare affidamento sul tempo – ha ammonito però Ferdinando Aiuti, presidente della Commissione sanitaria del Comune – La nostra amministrazione prenda esempio da Barcellona che in 14 mesi ha ottenuto ottimi risultati. Quello che serve è fare un programma, rapido e concreto».

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