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Speronò e uccise militare, condannato

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PaoloTomei Lieve riduzione di pena nel processo di secondo grado per Savo Sardaro, il 40enne già pregiudicato, accusato di aver provocato la morte dell'appuntato dei carabinieri Roberto Sutera che lo stava inseguendo sull'autostrada Napoli-Roma, speronando l'autovettura su cui era a bordo con una manovra azzardata. In particolare la I Corte d'assise d'appello ha condannato l'uomo a 20 anni di reclusione. Il giudizio di primo grado si concluse il 19 marzo del 2008 quando il gup Romina Incutti lo condannò a 23 anni e quattro mesi di reclusione con rito abbreviato. Omicidio volontario aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, furto, danneggiamento da seguito da incendio, questi i reati contestati a Sardaro. I fatti risalgono al 4 luglio 2007 quando Sardaro, a bordo di un furgone poi risultato rubato, non si fermò all'alt dei carabinieri prima del casello autostradale di Valmontone. Quindi il pregiudicato si diede alla fuga a velocità sostenuta imboccando l'autostrada A1 verso la capitale. All'altezza dello svincolo di Torrenova venne intercettato e raggiunto da una vettura con a bordo Sutera e il carabiniere scelto Francesco Denaro. La Fiat Stilo dei militari fu speronata da una manovra azzardata di Saradaro che era alla guida del furgone. L'auto dei militari fece una carambola sulla corsia del Gra, si ribaltò più volte e i due carabinieri vennero sbalzati fuori dall'abitacolo: Sutera, 37 anni di cui 15 passati nell'Arma, morì sul colpo.

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