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Sos caldo, "Pronto nonno" per aiutare gli anziani

Piano del Comune contro l'emergenza caldo

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Ogni estate a Roma rischia di ripetersi la stessa «emergenza»: anziani rimasti in città, magari soli, che accusano le conseguenze del caldo e, in caso di malessere, non sanno a chi rivolgersi, o si recano al pronto soccorso senza che ce ne sia, in realtà, un effettivo bisogno. Il Comune mette a disposizione dal primo luglio a tutti gli over 65 romani l'800.147.741, un numero verde che nella stagione estiva resterà attivo 24 ore su 24. Dall'altro capo del telefono risponderà un operatore specializzato del Nucleo Sanitario della Protezione civile che sarà in grado di valutare se l'anziano in questione sta vivendo una situazione di «semplice» disagio, e in questo caso provvederà a dargli consigli utili, oppure se ha davvero bisogno di un intervento medico e allora lo metterà in contatto con un medico della Protezione civile che valuterà un eventuale ricovero. «Pronto nonno», fa parte di un piano di interventi messi in campo dal Comune per questa stagione estiva, in collaborazione con la Regione Lazio, la Protezione civile, le 5 Asl capitoline e le associazioni di volontariato. «Risponde a una logica della pianificazione – ha spiegato l'assessore alle politiche sociali del Comune Sveva Belviso – in superamento di quella delle emergenze. Il vantaggio per l'anziano è duplice perché da un lato troverà sempre qualcuno in grado di rispondere al suo stato di disagio, dall'altro, in caso fosse necessario il ricovero, sarà il medico ad andarlo a prendere a casa e portarlo al pronto soccorso dove entrerà con una corsia preferenziale». L'intento del servizio non è tuttavia quello di volersi sostituire al servizio sanitario regionale. Il vicepresidente del consiglio regionale Esterino Montino è chiaro: «In questo modo abbiamo un filtro a monte per gli accessi al pronto soccorso, una collaborazione organizzata ed essenziale per avere una risposta sanitaria rapida». Intanto Montino ha annunciato l'apertura tra due settimane del nuovo reparto di geratria del Sant'Eugenio, «ritardata per problemi di deroghe del personale», ha spiegato Montino.

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