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Libri e convegni Mocci: «Così cresce l'editoria romana»

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«Romasi Libra». È stata chiamata così la prima festa dell'editoria romana organizzata dalla Federlazio con il sostegno degli enti locali e della Camera di Commercio di Roma. Luciano Mocci, vicedirettore generale della Federlazio, Roma "si Libra" esattamente da cosa? «Il titolo non è stato scelto a caso. "Libra" inteso come liberarsi. Roma cioè cerca il distacco dal resto dell'editoria del Paese con una propria editoria, fatta di donne e uomini romani che si impegnano ogni giorno a far crescere il settore per battere i colossi dell'editoria italiana». È stata scelta piazza del Popolo, ci saranno eventi, manifestazioni correlate, stand dove si potranno assaggiare prodotti tipici. Non rischia questa festa di trasformare la piazza nell'ennesimo suk? «Mi fa piacere questa domanda perché ho ascoltato le recenti polemiche sull'uso non appropriato di piazze storiche. Voglio però assicurare che non sarà niente del genere. Anzi, sarà il salotto buono della città con dibattiti, incontri con scrittori e artisti di livello, senza dimenticare il lato di solidarietà della manifestazione visto che ci sarà uno stand che ospiterà alcuni editori abruzzesi. Oltre ad Accademie e Istituzioni culturali straniere che parteciperanno con eventi di arte, musica e letteratura». Cosa si aspetta alla fine di questa manifestazione? «Che l'editoria romana sia conosciuta meglio e di più. Oggi succede che i nostri editori siano noti maggiormente all'estero che da noi e questo anche perché mancano eventi del genere. Perciò crediamo giusto si debba ripetere l'iniziativa l'anno prossimo».

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