Nuoto, Roma alla sfida Mondiale
L'inchiesta della Procura e i sequestri giudiziari non fermeranno l'organizzazione dei Mondiali di nuoto di Roma né pregiudicheranno il loro regolare svolgimento. La prossima settimana - con tutta probabilità martedì, al massimo mercoledì - infatti, il Campidoglio approverà un'apposita delibera che sanerà definitivamente la situazione con l'adeguamento formale degli atti compiuti nel corso dell'attività commissariale. A sgombrare il campo da ombre e polemiche è il sindaco della Capitale Gianni Alemanno. «Credo che con la delibera di giunta, che faremo la settimana prossima, e con altri interventi che farà il Governo, questi problemi possano essere risolti. In ogni caso questi sequestri non influenzeranno i Mondiali perché la magistratura ha avuto l'accortezza e la disponibilità di fare in modo che, nonostante il sequestro, gli impianti siano utilizzabili per le attività connesse alla kermesse. Da questo punto di vista non c'è nessuna influenza sull'evento sportivo», dice il primo cittadino a margine del taglio del nastro del Polo Natatorio di Pietralata in via del Tufo, ricevendo dalle mani del commissario delegato Claudio Rinaldi le chiavi del nuovo impianto alla presenza di Paolo Barelli (presidente Fin), Giovanni Malagò (presidente del comitato organizzatore), Fabrizio Ghera (assessore ai Lavori pubblici del Comune) e Alessandro Cochi (delegato allo Sport del Campidoglio). Quella di Pietralata è la prima struttura pubblica che viene inaugurata - il 3 luglio toccherà al Polo Natatorio di Ostia e il 6 a quello di Valco San Paolo - L'opera è costata 10 milioni e 679 mila euro, sorge nel V Municipio ed è costituita da una vasca da pallanuoto, una di ambientamento, due palestre per il riscaldamento e le attività ginniche, spogliatoi e tribune; fiore all'occhiello è la vasca olimpica scoperta con tribune da 500 posti e spiaggia perimetrale. I lavori sono durati nove mesi con l'impiego di 60 maestranze. La struttura è perfettamente accessibile ai disabili, con ingressi privi di barriere architettoniche, posti riservati in tribuna e servizi igienici dedicati. Nelle aree verdi all'esterno del polo sono stati piantati più di 140 alberi che riqualificheranno via del Tufo. All'interno, infine, sono state realizzate diverse aree per la sosta delle auto, tra le quali 6 parcheggi sotterranei. «Ringrazio tutti per lo sforzo compiuto, che in maniera tipicamente italiana ci permetterà di raggiungere l'obiettivo in zona Cesarini - scherza Alemanno - Vogliamo che ogni evento sportivo lasci ai cittadini un'eredità di impianti. Il Mondiale di nuoto regalerà alla città 26 piscine e ci sono convenzioni per garantirne l'utilizzo pubblico. La Fin ha fatto bene a imporre questa politica e in pochi giorni riusciremo a lasciarci alle spalle le polemiche e ad affrontare nel modo migliore i Mondiali». «Gli impianti di Pietralata e Valco San Paolo, che rappresentano una risorsa sportiva per Roma, sono anche e soprattutto delle opere infrastrutturali che favoriscono la riqualificazione delle periferie romane, considerata dall'amministrazione comunale una priorità assoluta - aggiunge l'assessore ai Lavori pubblici Ghera - I poli natatori rimarranno a disposizione della città e dei cittadini e, siamo certi, diventeranno dei centri sportivi e di aggregazione di primo piano che contribuiranno al rilancio delle zone meno centrali della Capitale. I Mondiali di nuoto sono ormai alle porte: Roma si farà trovare pronta».