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Bullismo, aggressioni nei bagni di scuola

Scuola

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Il bullo, soprattutto maschio, agisce frequentemente da solo o in gruppo. A fotografare il fenomeno nel Lazio è stata l'associazione dei consumatori Codici. L'associazione ha rilevato grazie allo sportello diritti dei minori e a interviste attraverso questionari, che gli atti di bullismo, avvengono anche nei bagni (60,77%) e nei corridoi degli istituti (44,62%), dove manca del tutto il controllo e la presenza degli insegnanti. Più del 90% dei ragazzi intervistati afferma la presenza nella propria scuola di alcuni ragazzi che compiono atti di prepotenza, comportandosi da bulli e nel 26,3% dei casi le vittime sono considerate dei «diversi» per etnia, disabilità, status sociale. Le forme di prepotenza messe in atto consistono prevalentemente nelle prese in giro, nelle offese e negli insulti (90%). I compagni di fronte alle azioni prevaricatrici dei bulli o fanno finta di niente (42%), oppure si divertono, facendo persino il tifo per il bullo (59%). In merito al comportamento assunto dagli adulti, come insegnanti e bidelli nei confronti degli atti violenti, circa il 60% dei ragazzi afferma che intervengono per difendere chi subisce. Alta risulta comunque la percentuale (oltre il 20% circa) di studenti che lamenta l'assenza degli adulti durante atti di bullismo. Infine, circa l'80% degli intervistati dichiara di aver assistito alle prepotenze di altri, mentre il 20% afferma di aver subito una qualche forma di sopraffazione da parte dei bulli. Codici lancia la campagna di informazione e di sostegno ai minori «No bullismo» sul blog codicinobullismo.splinder.com, per tutelare e difendere le vittime del bullismo.

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