Allarme "smart-drugs" tra i giovani sotto esame
E' una sorta di doping mentale. Il concetto, ormai comunemente accettato, dell'aiuto esterno a tutti i costi. Per riuscire a superare i momenti difficili, quando «da solo non ce la faccio». Con gli esami di maturità alle porte (domani la prima prova scritta) è allarme «smart drugs» tra gli studenti romani. Letteralmente «droghe furbe», sono tutta una serie di composti sia di origine naturale (vegetale) che sintetica del tutto legali. Contengono vitamine, principi attivi di estratti vegetali, tra cui i più diffusi, come si legge nella ricerca dell'Istituto superiore di sanità, sono l'efedrina, la caffeina, la taurina ma anche sostanze con caratteristiche allucinogene. Le smart-drugs promettono di aumentare le potenzialità cerebrali, la capacità di apprendimento e memoria nonché di migliorare le performance fisiche di chi le assume. O fornire effetti psichedelici di visioni sensoriali ed allucinogene particolari, percezioni, sensazioni, emozioni e processi mentali in genere. Ma l'assunzione prolungata di queste sostanze, o i mix di bevande, farmaci e integratori, avvertono gli esperti, provocano seri danni alla salute. «E' difficile quantificare il consumo di smart drugs a Roma - spiega Simona Pichini, primo ricercatore presso l'Osservatorio fumo alcol e droga dell'Istituto superiore di sanità - Chi fa uso di queste sostanze non si presenta ai nostri Sert o si fa visitare dal medico di famiglia solo per effetti secondari. Ma il proliferare in città dei cosiddetti smart shop, tra una decina e una quindicina negli ultimi tempi, ci fa ritenere che il prodotto tiri». In Italia gli smart shop sono già un centinaio: vendono non solo prodotti di origine naturale e sintetica (capsule contenenti aminoacidi, neurotrasmissori, mix di erbe da sciogliere in the o alcol) con marchio CE, ma vendono anche prodotti destinati alla coltivazione di piante (soprattutto funghi e canapa) e accessori per il fumo. Ma non ci sono solo integratori tra le cosiddette droghe furbe: anche alcuni tipi di farmaci, da comprare in farmacia dietro ricetta o su internet, possono essere utilizzati allo scopo. «C'è una nuova forma di consumo sul web – continua la dottoressa Pichini – Il passaparola tra gli studenti nei forum e su internet ci fa temere che il consumo stia aumentando». In rete, dove gli acquisti sono sempre di più per via della privacy, si trova di tutto: non solo smart drugs di origine vegetale a prezzi concorrenziali, ma anche prodotti di sintesi, come alcune molecole inserite nelle tabelle ministeriali sotto la dicitura di sostanze stupefacenti e psicotrope illegali. Se gli studenti, dai 16 anni in poi, ne fanno uso per aumentare la concentrazione in vista di compiti ed esami, i giovani e gli adulti sui 40 anni cercano nelle smart drugs un aiuto per sostenere ritmi di lavoro sempre più serrati. Il problema, spiegano gli esperti, è il mix di queste sostanze al di fuori di qualsiasi controllo medico: assumere una pasticca dopo il caffè, poi una bevanda a base di taurina o anche un farmaco stimolante (come quelli a base di metilfenidato o modafinil) può portare a forme di tossicità acuta. «Consumati poi per lungo tempo – continua l'esperta dell'Istituto superiore di sanità – come per esempio per tutto l'anno scolastico, possono creare alla fine stati di psicosi e paranoie. Ancora più pericolosa – precisa la ricercatrice – l'assunzione di farmaci fuori controllo medico: ne derivano stati di intolleranza, alterazione degli stati di sogno e veglia e delle modalità di assunzione del cibo». Disturbi che finiscono per danneggiare alla lunga la memoria: effetto boomerang per gli studenti e la loro prova di maturità.