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Clini lascia Laziosanità senza Dg

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Ildirettore generale di Asp-Laziosanità ieri ha formalizzato al Consiglio di amministrazione le proprie dimissioni a decorrere dal prossimo primo luglio. Tuttavia, Clini lascerà il proprio ruolo solo il primo settembre, per via delle procedure contrattuali che prevedono due mesi di preavviso in caso di dimissioni. Entro quella data, il Cda dovrà nominare il successore. In pole position ci sarebbe Laura Pellegrini, attualmente direttore generale dello Spallanzani. Anche se il presidente Lucio D'Ubaldo resta prudente, affermando che per la nomina «non c'è alcuna fretta». «La cosa più importante - spiega il numero uno di Laziosanità - è che vengano rigorosamente rispettate tutte le procedure concorsuali per la nomina del nuovo dg, per la quale bisogna uscire dalla logiche di spartizione politica delle poltrone». Venerdì prossimo il Cda di Asp-Laziosanità tornerà a riunirsi per decidere i prossimi passi da compiere. L'obiettivo è comunque quello di accelerare il più possibile le procedure e arrivare alla nomina del nuovo direttore generale quanto prima. Insomma, Clini potrebbe andarsene ben prima del 30 agosto. Anche perché ad attenderlo c'è un incarico prestigioso: è stato incaricato dalla Regione di studiare la costituzione di un ente di sperimentazione e ricerca Roma-Boston in collaborazione con la Medical School di Harvard, Università di Tor Vergata. Anche se c'è chi maligna che alla base delle dimissioni ci siano i dissapori - che ormai andrebbero avanti da mesi e che avrebbero raggiunto l'apice sul piano di riorganizzazione della rete ospedaliera - con grandissima parte del Cda. Dissapori che sfociarono tempo fa in un forte screzio col consigliere Pdl Domenico Gramazio.

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