Lotta al degrado nelle stazioni di Nuovo Salario e di Fidene
Tenereil territorio continuamente sotto la lente d'ingrandimento. In IV Municipio continuano le operazioni per alleviare ed eliminare situazioni di degrado. Gli ultimi episodi: il nuovo intervento dei carabinieri nell'area della stazione ferroviaria Nuovo Salario, necessaria per le «visite» di nuovi sbandati che alloggiavano nella collinetta del parco lì vicino; il nuovo intervento dell'altro ieri sera contro la prostituzione sulla Salaria. «La sicurezza del territorio ha fatto parte integrante delle nostre linee programmatiche quando nel 2008 abbiano chiesto agli elettori di affidarci il governo locale - dice Cristiano Bonelli, presidente del IV Municipio – un impegno che abbiamo in parte realizzato. Riguardo alle stazioni ferroviarie si tratta dell'applicazione di un protocollo d'intesa che abbiamo voluto con Rfi. È stato realizzato un bando, scelte le imprese commerciali che installandosi negli scali ferroviari li avrebbero popolati. Da parte sua il Municipio ha dimezzato i tempi burocratici per queste installazioni». Così è stato per la stazione Nuovo Salario e così sarà, dopo questa estate, per la stazione di Fidene. La gente reagisce positivamente, basta ricordare cos'era lo scalo del Nuovo Salario prima dell'inaugurazione del bar: solitudine e il buio, locali vuoti e abbandonati. I gestori del ristoro hanno subito il primo furto a pochi giorni dall'inaugurazione e la mattina del 15 giugno, al momento di aprire il locale, hanno trovato porte e vetrate imbrattate di rifiuti. «Dopo tanti anni di degrado non è tutto risolto - continua Bonelli - Da qui il nuovo intervento con i carabinieri che già avevano iniziato con una postazione fissa davanti alla stazione, ogni pomeriggio e sera dal lunedì al venerdì. La zona è disabitata e prima era uno sfacelo: nell'area verde antistante la ferrovia si trovò in passato anche uno dei maggiori insediamenti nomadi di Roma. Comunque, prevediamo anche l'inserimento di telecamere». Obiettivi elettronici che aiuteranno anche in altre situazioni, a ridosso del capolinea della linea Atac 38 come nei futuri capolinea a Porta di Roma che conteranno anche sulle colonnine di allarme.