Mare "salato" per i pendolari
Altro che prezzi invariati. All'appello alla categoria di non alzare i prezzi, gli operatori balneari del Lazio avevano risposto di «stare tranquilli»: prezzi come l'anno scorso per non gravare sulle tasche dei consumatori in tempi di crisi. Ma le cose non sono andate esattamente così. A cominciare dagli affitti stagionali che quasi ovunque sono aumentati di circa il 10% a fronte, spiegano alcuni operatori, di un aumento dei servizi complessivi. Anche il semplice lettino costa un euro in più, nel week-end, a Ostia, Maccarese e Fregene. Più salato anche il bar: 10 centesimi in più per il caffè, 1 per il panino, due per il tè freddo fino ai 3 euro di una birra. Listini al rialzo anche per l'acqua minerale: 1,20 euro è la richiesta più diffusa, ma c'è anche chi, ad esempio a Fregene, si spinge oltre chiedendo ben 1,50 euro per una mezza minerale. Fino a 20 euro per il pranzo negli stabilimenti, primo, secondo, o un'insalata (a Maccarese il costo di un'insalata mista in tre stabilimenti visitati oscilla tra 6,50 e 8 euro), con un cestino di pane e un bicchiere di vino a conclusione del pasto. Prezzi su anche per bibite, aperitivi e analcolici in genere. Qui gli aumenti oscillano tra i 50 centesimi e i due euro. Respingono però le accuse dalla Fiba e dal Sib. Conti alla mano, l'Adoc ha calcolatoe che una famiglia di 4 persone, per una giornata al mare, spende quasi 90 euro, con la benzina oltre 100. I rincari: +8,3% i lettini solari, +10% il parcheggio davanti allo stabilimento, +5% la ristorazione in genere. Aumenti registrati anche dalla Federconsumatori che ha però conteggiato il costo complessivo di una vacanza al mare di una famiglia media. Una settimana di affitto di due lettini e un ombrellone sulla spiaggia romana costerebbe quest'anno, secondo l'associazione, il 3% in più del 2008, mentre consumare gelati, bibite e caffè farebbe crescere ulteriormente la spesa del 4,5%.