Mare libero ma niente tintarella
Si potrà fare il bagno senza spendere un centesimo anche nel tratto di mare davanti agli stabilimenti balneari a pagamento. Ma una volta usciti dall'acqua non potremo stendere il telo sulla battigia e metterci a prendere la tintarella. Perché nei cinque metri non oggetto di concessione, rosolarsi al sole ingombrando il passo alle emergenze, non è consentito a nessuno, neanche a chi ha in mano un regolare biglietto d'ingresso, o la tessera di un abbonamento stagionale. La commissione Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo, presieduta da Domenico Di Resta (Pd), ieri ha riscritto le regole dando parere favorevole al nuovo regolamento dei balneari, dopo le controversie suscitate da quello deliberato dalla giunta regionale il 29 maggio scorso. «Questo provvedimento si è reso necessario per chiarire in modo ancor più inequivocabile, rispetto alla stesura precedente, alcuni punti che erano stati sollevati da più parti», ha spiegato Di Resta. Nel nuovo regolamento è stato quindi precisato che i titolari delle concessioni consentono il libero e gratuito accesso alla battigia «anche al fine della balneazione». Una volta sulla battigia, dunque, nessuno potrà più obbligarci a «circolare», come è sempre successo. Ma se vero che anche i tuffi sono "liberi", dove lasceremo i vestiti, se i 5 metri dal mare non possono essere occupati da nessuno? «Ci affidiamo al buonsenso - spiega Enrico Fontana, capogruppo Sinistra e libertà, presente alla seduta insieme a Fabio Armeni (FI-Pdl), Antonietta Brancati (Repubblicani, Liberali e Riformatori), Giovanni Carapella (Pd), Luigi Celori (An-Pdl), Aldo Forte (Udc) ed Enzo Foschi (Pd) -. Il bagnante lascerà ciabatte e maglietta ma non potrà pretendere di piazzare la sdraio o l'ombrellone portati da casa». Tuffo sì, tintarella no, dunque. E le medesime regole per tutti, paganti e non. «Stessi diritti e stessi doveri» sottolinea Fontana, ricordando che «la norma prevede che nei 5 metri in linea dalla battigia, non oggetto di concessioni, il gestore non possa installare attrezzature balneari e oggetti ingombranti che impediscano il libero transito per interventi di emerenza». Libero accesso garantito. E piena fruizione per stabilimenti e spiagge da parte dei diversamente abili. «Ovvero passerelle e servizi igienici» spiega ancora Fontana. L'ulteriore esame del regolamento è poi stato l'occasione per inserire una nuova previsione: la possibilità per Comuni e titolari delle concessioni di individuare aree da destinare agli animali domestici. Il documento torna ora in giunta per l'approvazione definitiva.