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Sordi, una fondazione tutta da sfogliare

Renzo Arbore al

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Lunedì, in occasione dell'ottantanovesimo anniversario dalla sua nascita, si è svolta al teatro Argentina la quarta edizione del «Premio Alberto Sordi», dedicato a uno degli attori che meglio di tutti è riuscito a rappresentare i vizi e le virtù degli italiani. La serata è stata organizzata dalla Fondazione Alberto Sordi, nata per volontà dell'attore nel 1993, che da anni è impegnata nella ricerca scientifica sulle malattie dell'età senile. «Molti anziani soffrono e sono sempre più a disagio - ha scritto Sordi - Dobbiamo portare loro un conforto, perché possano vivere la loro vita lieti e sereni, senza sentirsi scomodi. Anch'io ho raggiunto il traguardo della vecchiaia e capisco il loro disagio». Nel corso della serata, condotta da Paola Saluzzi, alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui Enrico Montesano, Renzo Arbore, Edoardo Vianello, Lando Fiorini, Enzo Decaro e Flavio Insinna, hanno raccontato aneddoti e momenti di vita condivisi con l'«Albertone» nazionale. È stato presentato anche il volume «La grande anima d'Italia. Alberto Sordi, dal teatrino delle marionette ai grandi fasti del cinema», curato da Valentina Pattavina per Einaudi. Alla serata hanno partecipato, fra gli altri, Giorgio Assumma, Joaquìn Navarro-Valls e Antonio Pascotto.

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