Terremotati in piazza a Montecitorio
"Vergogna, vergogna", hanno scandito dal corteo arrivando davanti al palazzo, mentre striscioni e cartelli reclamano una "ricostruzione dal basso". Infine, ad imitazione delle tendopoli, alcuni ragazzi montano canadesi da campeggio sotto l'obelisco che domina la piazza. "Questo è il terremoto delle sfide, e ne abbiamo lanciate parecchie", dice il responsabile della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, a L'Aquila per la firma dell'accordo di programma per la realizzazione della nuova casa dello studente tra Regione Abruzzo e Regione Lombardia. Intanto a Roma i cittadini abruzzesi hanno iniziato il sit-in davanti Montecitorio. Chiedono trasparenza e velocita' nell'opera di ricostruzione nelle zone colpite dal sisma del 6 aprile. "Contro la speculazione per la ricostruzione dal basso: case, scuole e università subito", cosi'lo striscione che campeggia in piazza degli studenti dell'Onda scesi anche loro in piazza. Il coordinamento dei collettivi de La Sapienza, impegnato in progetti nel capoluogo abruzzese annuncia per domani alle 16, la presentazione di un'inchiesta su la ricostruzione in Abruzzo. "Chiediamo - dicono - che non sia Impregilo ad occuparsene anche perchè fu Impregilo a costruire l'ospedale e la casa dello studente che poi crollarono. Inoltre abbiamo constatato che ci sono delle tendopoli che non sono state ancora raggiunte dalla corrente elettrica e che vivono in condizioni di disagio insostenibili". A queste gli studenti aggiungono "la militarizzazione delle tendopoli in cui, a causa del G8 che si sta preparando, è stato imposto il coprifuoco alle 22:30".