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Hanno sfilato in 300 mila, secondo gli organizzatori, in un serpente dai mille colori caratterizzato da slogan e carri ironici come quelli dedicati al «Papi Gay» o al «Camper anticiarpame».

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Unakermesse come al solito allegra e folkloristica ma anche un modo per testimoniare impegno civile e diritto di «cittadinanza» per gay e lesbiche. Insieme in 300 mila lungo via Cavour, via dei Fori Imperiali, Piazza Venezia, via delle Botteghe Oscure, Largo Argentina e Corso Vittorio Emanuele prima di giungere a piazza Navona dove la manifestazione si è conclusa. Venti i carri allegorici, tanti i cartelli con su scritto «Habemus papi» e l'immagine del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi con la bocca aperta in segno di smorfia. Lo striscione con lo slogan - leit motiv del corteo -«Liberi tutti, libere tutte», ha aperto la manifestazione. I carri, organizzati dal circolo «Mario Mieli-Mucca assassina», hanno attinto a piene mani con la loro ironia alla recente attualità «in risposta a una politica che si permette di tacciare il Pride di volgarità e immoralità». Hanno spiegato gli organizzatori.

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