Case "collettive" per studenti
Un progetto che risale a dieci anni fa e che prevede la realizzazione di una vera e propria «cittadella» dedicata alla ricerca e ai laboratori d'impresa. Nell'area è già previsto il campus universitario di Pietralata. Ora, con una variante al progetto, approvato dalla giunta capitolina la settimana scorsa, si darà vita anche a un complesso residenziale in «housing sociale». Si tratta di circa 118 mila metri cubi, suddivisi in tre lotti, sui quali, grazie alla convenzione già esistente con l'Università di Tor Vergata, il Campidoglio darà il permesso di costruire nuove residenze universitarie, nonché laboratori e incubatori di imprese. Il progetto integrato è stato presentato dalle società già proprietarie delle aree il 13 maggio scorso. Previsti però dei vincoli ben precisi. Il rilascio dei permessi di costruzione riguardano le «abitazioni collettive», ovvero residenze da destinare esclusivamente in questo caso a studenti, docenti, ricercatori e utenti dell'Università stessa. Inoltre il nuovo complesso immobiliare sarà vincolato in modo permanente a questa destinazione d'uso e non potrà essere frazionato. È previsto poi l'obbligo di una convenzione con il Comune di Roma per disciplinare l'assegnazione delle singole unità immobiliari a canone concordato. Vincoli previsti e inseriti dal Campidoglio che consentono la costruzione di residenze immobiliari in aree dove non è prevista questa destinazione. Uno sforzo in più, quindi, per alleviare l'emergenza abitativa che riguarda la parte, non secondaria, del mondo universitario. Nella Capitale vivono circa centomila studenti fuori sede e solo una piccola parte riesce a vivere nelle residenze a loro dedicate con prezzi accessibili. Una delle cause, queste, del mercato nero degli affitti e dunque dei costi, spesso folli, delle case destinate agli studenti.