«Serve una regolamentazione dei contratti»
Perché,Presidente, comprare un'attività a Roma oggi costa meno di un anno fa mentre il prezzo degli affitti resta alto? «Perché da una parte la formula dei contratti commerciali 6 annualità più 6 spinge i proprietari che devono rinnovare il contratto di locazione o farlo ex novo, a lasciare gli immobili sfitti piuttosto che affittarli ad un prezzo più basso per 12 anni, e dall'altra, a livello istituzionale, non c'è mai stata una politica capace di affrontare il problema di canoni i cui prezzi ad un certo punto sono come impazziti». Sta auspicando una legge che ponga un tetto agli affitti andando contro la logica del mercato? «Sto dicendo che bisognerebbe introdurre una regolamentazione nazionale dei contratti di locazione, che per la parte dell'entità degli affitti, ferma restando la logica di mercato di cui lei parla, individui una soglia massima di scostamento dall'andamento di mercato rilevato dagli Enti, capace di porre un limite alla "speculazione" tipologica che noi più volte abbiamo denunciato». Una soluzione più rapida per affrontare il problema? «Noi abbiamo chiesto di predisporre, soprattutto nei centri storici, il cambio di destinazione d'uso dei locali, da uso abitativo ad uso commerciale C1, posti al 1° piano degli edifici nei limiti di superficie degli esercizi di vicinato, perché si possa innanzitutto realizzare una seria riqualificazione delle vie commerciali e poi per aumentare lo stock disponibile che, messo sul mercato, farebbe inevitabilmente scendere il costo al mq/mese». La risposta delle istituzioni? «La stiamo ancora aspettando». Dam. Ver.