Vie sporche anche dopo aver pulito
L'ultimoa dirlo è stato il premier Berlusconi. Immediatamente l'Ama si è affrettata a precisare che entro il 2009 la capitale sarà portata agli standard qualitativi delle altre capitali europee, riconoscendo una serie di criticità a partire da interventi uni-settimanali e mensili di spazzamento nel 60% delle strade, con le conseguenze note: sporcizia ovunque, cassonetti stracolmi, spazi verdi come discariche. Al di là di futuri e buoni propositi, ad oggi solo le strade del I municipio e parte del XVII godono di pulizia quotidiana. Per tutte le altre, degli altri municipi, gli interventi sono settimanali e mensili. Questo è facilmente verificabile dal sito dell'azienda dove per ogni singolo municipio sono indicate le frequenze di spazzamento. Balza agli occhi la differenza sostanziale di "trattamento" tra centro e periferia con interi municipi come il IV, quello di zone come Castel Giubileo, Tor San Giovanni, dove su 706 strade coperte dal servizio di pulizia ben 688 sono interessate da interventi che vanno da una a tre volte al mese. Oppure il VII, zona Centocelle, che conta la stragrande maggioranza di interventi mensili e uni settimanali e nessun intervento quotidiano. Per il III Municipio la musica cambia poco anche se in questo caso aumentano le frequenze di spazzamento a cadenza settimanale. Su quasi 300 strade in manutenzione dell'Ama, tuttavia, soltanto il tratto che va da piazzale della Stazione Tiburtina a via Masaniello e la stessa via Masaniello, sono puliti una volta al giorno. E non va meglio neanche per quei municipi dove è stato appena avviato un nuovo modello di servizio, vale a dire VI, IX, XVII e XVIII, che secondo l'Ama avrebbe già prodotto risultati tangibili di maggiore decoro. Premesso che non viene fatta menzione (sempre sul sito) di quali strade siano interessata da questi interventi e in quale misura, prendiamo un esempio su tutti: XVIII Municipio, zona Boccea e Battistini. Le strade a ridosso della fermata metro, attraversate da migliaia di persone ogni giorno, sono sporche, piene di rifiuti in terra e contornate di cassonetti sempre stracolmi. Fanno da cornice, e in questo caso rientra in un più ampio concetto di decoro, motorini e auto abbandonate da mesi e ormai ridotte a scheletri. Anche quando l'operatore dell'Ama passa (ieri ore 16 circa piazza Irnerio), se ne va a fine intervento lasciando dietro di sé cartacce, bottiglie di vetro vuote, volantini pubblicitari che giacciono in terra ormai da tre giorni. La loro "colpa"? Quella di trovarsi all'interno di un piccolo spazio verde. «Non è di mia competenza», ci risponde l'operatore. Facendo venire il legittimo dubbio che qualcosa, a livello organizzativo, non funzioni.