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Stupro alla Bufalotta, tra 15 giorni i risultati della Scientifica

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Gliinvestigatori della Squadra Mobile attendono sia i risultati sulle tracce biologiche lasciate dallo stupratore sugli abiti della vittima che sulle eventuali impronte digitali lasciate sul nastro adesivo con la quale la donna è stata legata nel garage sotto la sua abitazione. Intanto anche nella giornata di venerdì la vittima è stata riascoltata dagli investigatori. Si tratta quindi di un'inchiesta lunga e complessa. Ciò che sembra certo al momento che vittima e stupratore non si conoscevano. Gli inquirenti non confermano e non smentiscono la possibilità di uno stupratore seriale anche se non ci sono elementi oggettivi che possano far paragonare l'episodio avvenuto alla Bufalotta con altri accaduti nel passato. Un vicino della giornalista violentata in via Franco Becci potrebbe portare una svolta nelle indagini poiché avrebbe visto più persone aggirarsi nel garage e in particolare uno «sballato». Un quarto d'ora dopo un passante, sentendo le urla della ragazza provenire dal garage, ha avvisato la polizia. Gli agenti stanno cercando un uomo di bassa statura e di corporatura media, con un forte accento romano. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo, che indossava un passamontagna nero tipo «Mephisto», non ha avuto problemi a introdursi nel garage visto che il cancello, secondo il racconto di un vicino, era rotto da mesi. Dopo la violenza ha portato via uno dei cellulari della vittima.

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