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Litiga per il posto auto, gli spara

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L'aggressore, poi arrestato, è salito in casa e ha aperto il fuoco dal balcone

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AlloraM.S., guardia giurata di 38 anni con precedenti penali, è salito di corsa nel suo appartamento e ha preso la pistola in dotazione e, dopo essersi affacciato dalla finestra, ha cominciato a sparare dapprima in aria per poi abbassare la mira verso l'anziano uomo cercando di colpirlo, centrando però solo lo sportello dell'auto dell'anziano. Era 1,20 di notte quando a largo Corelli gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Prenestino hanno tratto in arresto M. S., romano, per tentato omicidio nei confronti di L.G., un giardiniere. I poliziotti hanno trovato sul posto la vittima, L.G., in compagnia di un testimone, la guardia giurata F.M., che ha raccontato agli agenti che prima della lite, era stato aggredito con calci e pugni da alcuni giovani e di averli inseguiti con il piccone, ma non riuscendo a raggiungerli glielo ha lanciato contro in segno di stizza per quanto accadutogli. Poi nel ritornare verso la propria auto l'uomo ha sparato un paio di colpi nella sua direzione, colpendo la sua automobile. L.G. gli ha gridato contro e l'uomo, senza tentennare ha esploso un altro colpo, che ha raggiunto il vetro dello sportello passeggero. F.M., il testimone, intento a effettuare un controllo presso un supermercato adiacente, ha udito i tre spari ed è subito accorso per verificare cosa stesse accadendo. Al suo arrivo dal balcone è partito un altro colpo di pistola che ha colpito l'auto in sosta. La guardia particolare giurata arrestata attualmente non espleta attività lavorativa per malattia in quanto soffre di sindromi depressive ed è sottoposta a terapia ansiolitica. La sua pistola, insieme ad altro materiale rinvenuto nel corso della perquisizione domiciliare, è stata posta sotto sequestro. Il povero giardiniere prima aggredito e ferito dai bulli del quartiere che lo hanno deriso e malmenato, poi bersaglio di un folle armato di pistola che ha sparato quattro colpi dalla finestra, è stato medicato e dimesso dal pronto soccorso dell'Ospedale Vannini con 5 giorni di prognosi per trauma piramide nasale. Dall'attività di indagine è emerso che sia l'arrestato che la vittima avevano trascorso la serata presso la festa patronale, senza però mai incontrarsi.

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