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Mare libero, altolà ai furbi

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Dopo Verdi e Legambiente, adesso sono Adoc e Codici ad avercela con il regolamento regionale che disciplina l'utilizzazione delle aree demaniali marittime. L'Associazione per la difesa e orientamento dei consumatori, presieduta da Carlo Pileri, si è detta pronta a «impugnare il regolamento al Tar, se sarà accertato il divieto di libero accesso a battigia e balneazione», mentre il segretario nazionale del Codici, Ivano Giacomelli, ha annunciato che «si batterà contro l'entrata in vigore del documento». Secondo le due associazioni, il regolamento della Pisana (con particolare riferimento al comma 2 degli articoli 3 e 4) «negherebbe il diritto ai consumatori di accedere liberamente alla spiaggia». Eppure il comma incriminato non fa riferimento ad alcun tipo di divieto: «I titolari delle concessioni consentono il libero e gratuito accesso per il raggiungimento della battigia antistante l'area ricompresa nella concessione esclusivamente per consentire il transito, anche per la balneazione, nonché le operazioni di sicurezza in mare attraverso appositi varchi e con le modalità stabilite dalla Regione nel piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo». Come aveva spiegato due giorni fa anche l'assessore regionale al Turismo Claudio Mancini (in risposta alle accuse dell'esponente dei Verdi Angelo Bonelli) «il diritto di accedere liberamente alle spiagge non è assolutamente in discussione». Ma Codici e Adoc ieri hanno sollevato anche un altro problema: il caro spiaggia. «Siamo arrivati alla cifra record di 90 euro per 4 persone, l'11,3 per cento in più rispetto al 2008» ha detto Pileri che ha denunciato «rincari per lettini e parcheggio». Intanto l'Osservatorio Immobiliare Codici ha fatto sapere quanto costa settimanalmente un appartamento sul litorale laziale tra luglio e agosto. A Ostia lido si va dai 900 ai 950 euro, a Fregene dagli 850 ai 900, mentre Anzio si mantiene su una media di 700 euro.

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