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Uccise il fratello a martellate, rinviata a giudizio

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Perquesta vicenda, per le accuse di omicidio volontario aggravato dall'aver agito su un familiare e tentato omicidio, Deziré Skinder, 28 anni, è stata rinviata a giudizio dal gup Sante Spinaci. Il processo nei suoi confronti avrà inizio il 21 luglio davanti alla I Corte d'Assise. Il Gup non ha accolto la richiesta dall'avvocato difensore Giovanni Giaquinto di procedere con il rito abbreviato condizionato a una perizia che accertasse la reale condizioni psichiche della donna. I fatti risalgono all'11 maggio del 2008 e si svolsero negli uffici della Mavian Labs&Pc, in via Fonte Meravigliosa, al Laurentino, dove l'imputata era addetta all'amministrazione. Qui il fratello Max, 36enne informatico di origine croata, si recò per riparare un guasto a un server e fu colpito al termine di una violenta lite dalla sorella con un martello. La donna poi ferì gravemente un altro ragazzo, Stefano Gavazzi, figlio del proprietario dell'azienda che, non avendo più notizie del tecnico, raggiunse anche lui l'ufficio. I motivi del contrasto non sono ancora chiari. Quando fu fermata dagli investigatori, la Skinder disse di aver avuto una lite con il fratello: «Credo di avergli fatto male...». Si pensò a divergenze di natura economica, forse una storia di debiti contratti dalla società. Sembra, invece, che a scatenare la lite sia stato uno sfogo di Max contro la madre, per la quale Desiré stravedeva.

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