I residenti hanno paura «Rapine all'ordine del giorno»

Sonostati attimi di panico ieri mattina alla Magliana. Vissuti soprattutto da un centinaio circa di anziani che era andato alla Posta a ritirare la pensione. «Io sono uscito di casa alle 6,30 - dice uno di loro, il quale preferisce rimanere anonimo - Sono uscito così presto per prendere il numero che uno di noi distribuisce prima che apra la Posta. Ho visto la prima guardia scendere, fare alla seconda il cenno di via libera, i rapinatori sbucare quasi dal nulla e aggredire i due vigilantes. Poi ho sentito gli spari, era un far West». «Forse quattro-cinque colpi - dice un negoziante, ma non saprei dire perché avevo paura». E la paura dicono di provarla anche molti altri residenti. Accanto alla Posta c'è un circolo culturale, la sede del Partito democratico, di fronte la chiesa di San Gregorio. «Qui - dicono - le rapine sono quasi all'ordine del giorno, ora a un'attività commerciale, ora all'altra. È un continuo». «Per una volta - dice il segretario nazionale del Savip, Vincenzo Del Vicario - ai rapinatori è andata male. La prontezza della guardia giurata è probabile che sia frutto della sua esperienza e dell'addestramento. Speriamo che riceva il dovuto riconoscimento dall'azienda e dalle autorità di pubblica sicurezza». Alcuni residenti ricordano che «già due o tre mesi fa c'era stata una rapina nello stesso ufficio postale, qui in zona ne avvengono parecchie ai danni dei commercianti». «Alcuni di noi si sono rifugiati nell'ufficio postale - raccontano - altri sono scappati fuori. Eravamo in tanti ad aspettare di ritirare la pensione oggi». «Ho visto il corpo di un uomo morto, probabilmente un romeno, a terra con la mano sanguinante sull'addome e con una busta trasparente di banconote da cinquanta e cento euro - ha spiegato una pensionata che era sul posto durante la rapina, per ritirare i soldi al Postamat - a qualche metro c'erano in terra anche una pistola, un casco e un orologio».