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Ex velodromo «non ci fu sos amianto»

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AslRmC e Istituto superiore di sanità (Iss) tranquillizzano i residenti dell'Eur e chiudono le polemiche sull'eventualità di un'aerodiffusione a causa della demolizione dell'ex Velodromo, per implosione controllata, il 24 luglio dell'anno scorso. «Le autorità sanitarie confermano che non c'è alcun pericolo per la salute pubblica nel cantiere dell'ex Velodromo» ha fatto sapere Eur spa che sottolinea che si è trattato di una «demolizione in stretta osservanza delle norme vigenti». Ma chiunque può leggere la relazione definitiva, da ieri sul sito internet della Asl. Ne ha fatto una sintesi il presidente del XII Municipio, Pasquale Calzetta (Pdl), che aveva chiesto le verifiche. Eccola. «La commissione scientifica dell'Iss designata allo studio del caso ha, tra l'altro, dichiarato che al momento del refertamento a seguito della demolizione mediante implosione erano ancora in opera alcuni materiali edilizi contenenti amianto in matrice cementizia» spiega Calzetta. «Tuttavia - aggiunge - tali materiali residui non risultano essere stati coinvolti direttamente nell'esplosione, in quanto interrati oppure ubicati in parti dell'edificio non direttamente interessate dall'implosione, poiché inseriti nella struttura sottostante. Per quanto riguarda le preoccupazioni di un'eventuale aerodiffusione, i tecnici della Asl RmC hanno dichiarato che "la presenza di materiali contenenti amianto dell'ex velodromo al momento dell'implosione non ha determinato un'esposizione dei cittadini residenti nelle zone circostanti il cantiere"».

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