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Gaia, gli enti locali nel mirino

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LaProcura di Velletri ha aperto un nuovo filone di indagine sui mancati controlli ai termovalorizzatori ed alla discarica di Colleferro, che avrebbero dovuto essere fatti dagli organismi preposti: Arpa Lazio, Regione e Provincia, appunto. Un filone già annunciato in audizione alla commissione bicamerale rifiuti il 19 maggio dal sostituto procuratore Giancarlo Cirielli: «Presso alcuni enti come la Provincia, l'Arpa e la Regione credo che non ci siano i monitor - disse Cirielli- Nessuno se ne è mai interessato», aggiungendo che «Io lo sto indagando, Lolli è indagato sia per il traffico di rifiuti, sia per molte delle imputazioni. Lolli sapeva di operare in assenza di autorizzazioni». Il problema della regolarità dei controlli era stato posto dal sindaco di Colleferro, Mario Cacciotti: «In Comune abbiamo sempre ricevuto da Gaia e da Arpa rassicurazioni che tutto era nella norma. I grafici del controllo dei fumi erano sempre sotto i limiti di legge e i dati erano certificati da Arpa Lazio che ha il dovere di garantire che corrispondano al vero». E ieri, dopo un fermo di oltre due mesi, è ripartito uno dei termovalorizzatori.

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