Alemanno: adesso basta polemiche
È stata forse la giornata più lunga per l'organizzazione e la preparazione dei Mondiali di Nuoto Roma 2009. Iniziata all'alba con il sequestro di uno degli impianti privati destinati agli allenamenti degli atleti, continuata con l'occupazione dell'esponente di Action e consigliere comunale Andrea Alzetta al polo natatorio di Ostia e con un consiglio straordinario indetto proprio per fare chiarezza sull'impiantistica dedicata ai Mondiali. Una riunione dell'Aula Giulio Cesare incominciata con quasi due ore di ritardo. Un tempo, questo, necessario a sciogliere nodi e placare le polemiche, trascorso nel salottino del sindaco. Presenti Alemanno, l'assessore all'Urbanistica Marco Corsini, l'assessore ai Lavori pubblici Fabrizio Ghera, il delegato allo Sport Alessandro Cochi, il commissario straordinario per le opere legate ai Mondiali di nuoto, Claudio Rinaldi, il presidente del comitato organizzatore, Giovanni Malagò e Paolo Barelli, presidente della Federazione Italiana Nuoto. I «dissapori» tra Comitato e Federazione sembrano risolversi. Il sindaco entra in aula con un forte invito «a smetterla con le polemiche e andare avanti», lasciando che la magistratura faccia il suo compito ma richiamando la politica e il comitato organizzatore alla priorità assoluta: «inaugurare tutti gli impianti in tempo per i Mondiali di nuoto. Nei giorni scorsi ci sono stati elementi di polemica tra FiN e comitato organizzatore. Polemiche ora in via di soluzione. In questo momento, l'obiettivo è quello di dare risposte concrete alla città. Invito tutti quindi ad abbandonare le polemiche e a far sì che avvengano magari un minuto dopo l'inizio dell'evento che deve vedere Roma come protagonista». Un invito non recepito completamente. Se l'opposizione attacca con Rutelli prima, «ci si concentra troppo su aspetti propagandistici, e molto poco sulla buona amministrazione», e il capogruppo Pd, Umberto Marroni poi, «abbiamo chiesto certezza sui tempi, chiarezza sull'iter procedurale e la massima trasparenza, ma non ci è stata data nessuna risposta», è il presidente del Comitato organizzatore, Giovanni Malagò a riaccendere le polemiche, nonostante l'intervento del sindaco e la «mediazione» raggiunta tra Federazione e Comitato, con le deleghe di coordinamento ad Antonello Panza, segretario generale della FiN, Malagò manda un messaggio chiaro e diretto: «se la Federazione italiana nuoto solleverà dall'incarico il direttore generale del comitato organizzatore dei Mondiali di nuoto Roberto Diacetti, le mie dimissioni sarebbero automatiche» e avverte poi la FiNdi aver chiesto la convocazione di un Cda. La strada per la «riconciliazione» è ancora tutta in salita. E il primo tuffo è previsto per il 17 luglio.