Consulenti, cambiano le regole

Taglio delle spese e controlli sui contratti. Obbligo di pubblicità

É già stato inviato alla Corte dei Conti, il nuovo regolamento «per il conferimento degli incarichi di lavoro autonomo» del Campidoglio. Cinque articoli, che recepiscono le nuove norme di legge e portano a un vero e proprio giro di vite su consulenze e incarichi esterni all'amministrazione. Il Campidoglio potrà quindi conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o continuativa, soltanto in presenza di precisi requisiti: la comprovata specializzazione universitaria, il preliminare, obbligatorio accertamento dell'impossibilità oggettiva di utilizzare risorse umane disponibili all'interno dell'Amministrazione; la natura della prestazione che deve essere temporanea e altamente qualificata; ne dovrà essere predeterminata la durata, il luogo, l'oggetto e il compenso. Le deroghe al requisito della specializzazione universitaria riguardano gli iscritti agli albi e agli ordini professionali o i soggetti che operano nel campo dell'arte, dello spettacolo, dei mestieri aritigianali. Ancora, nel nuovo «vademecum» delle consulenze, si prevede un «tetto» massimo di spesa, che verrà quindi stabilito nel prossimo bilancio previsionale. Fissata anche la procedura per garantire un'adeguata pubblicità alla ricerca della prestazione professionale che dovrà avvenire con relativi avvisi sul sito internet del Comune di Roma. Inoltre, gli incarichi esterni non possono essere conferiti per surrogare carenze di organico e dunque per fronteggiare l'ordinaria attività di uffici e servizi capitolini. Prevista, infine, un'attività di monitoraggio sugli incarichi esterni con la tenuta di un albo dei professionisti, dei consulenti e dei collaboratori esterni. Tutti gli incarichi poi, qualora sia previsto un compenso, dovranno essere pubblicati per tutta la durata del contratto sul sito del Comune di Roma con l'indicazione dei soggetti, della ragione dell'incarico e dell'ammontare del compenso.