Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

"La Provincia modello per il Paese"

default_image

  • a
  • a
  • a

Trecentosessantacinque traguardi raggiunti in un anno di lavoro. Praticamente uno al giorno. È il bilancio del primo compleanno della giunta Zingaretti, celebrato ieri a Palazzo Valentini dal presidente della Provincia di Roma insieme a tutta la squadra di governo. Un'occasione per fare il punto della situazione, certo. Ma anche per tracciare le linee-guida per il futuro del centrosinistra. Aldilà dei dati enucleati, l'intervento di Zingaretti è stato eminentemente politico, puntando l'accento sulla Provincia come modello ideale. «Il centrosinistra in Italia non c'è, non esiste un'ipotesi di coalizione - ha spiegato il numero uno di Palazzo Valentini - Qui abbiamo invece un modello che ha capito che quando si è uniti si è forti e oggi lo voglio rilanciare come esempio politico. Un anno fa uscivamo dalla catastrofe del centrosinistra, che si era fatto conoscere soprattutto per la sua litigiosità e questo si è pagato. Abbiamo lavorato - ha aggiunto - e ci siamo riusciti, per proporre un centrosinistra nuovo, unito e che fa una scommessa di governo, puntando sulla modernizazzione del territorio e sulla coesione sociale come grande sfida per governare meglio il problema delle paure e della sicurezza nel nostro Paese. Qui c'è un centrosinistra che non ha mai litigato e che ha prodotto molti fatti e penso che questo possa essere un buon modello». Un modo per sottolineare la coesione della maggioranza, ma anche per mandare un messaggio chiaro ai vertici locali e nazionali. Un modello di governo «simil-Unione», quello della Provincia e del «modello Roma», che potrà tornar utile dopo il redde ratione postelettorale e che conferma Zingaretti come uno dei punti di riferimento del centrosinistra romano e laziale. E i numeri sembrano dargli ragione. In un anno, puntando su «undici sfide», la Provincia ha tagliato traguardi importanti. La sfida principale è quella delle infrastrutture: 90 milioni di euro sono stati investiti per il raddoppio della Laurentina e per la Nomentana Bis, oltre ai 31,5 per 4 corridoi della mobilità, mentre per le nuove tecnologie sono stati messi in campo 7 milioni per creare la Rete Provincia Wi-Fi, che al momento consente l'accesso gratuito a internet in 57 Comuni. È stato poi approvato il Piano Territoriale per lo sviluppo sostenibile, investiti 318 milioni per raccolta differenziata dei rifiuti, miglioramento delle reti idriche e fognarie e messi in campo 400 milioni nell'ambito della «Provincia di Kyoto». Senza tralasciare i 40 milioni per lavoro e formazione professionale e i 110 per messa in sicurezza, ampliamento, manutenzione e costruzione di scuole che vanno ad aggiungersi ai 7,5 milioni per il recupero degli edifici storici, agli interventi di assistenza ai disabili e al milione e mezzo messo in campo per il bando «Prevenzione Mille». Risultati per cui Zingaretti ha ringraziato la Regione e il governatore Marrazzo per la «straordinaria collaborazione nell'investire sull'integrazione di Roma con la sua area metropolitana». Sul rapporto col sindaco Alemanno, il presidente della Provincia ha chiosato: «Si confrontano modelli di governo diversi, ma da parte nostra è sempre stato di rispetto. Da parte loro penso ci sia stata una attenzione che via via è cresciuta». Critici i consiglieri Pdl Simonelli, De Angelis e Tomaino: «Nelle parole di Zingaretti politica e pochi fatti. Sono state cancellate priorità come scuola e infrastrutture. Il primo anno è roseo solo per il presidente e la sua giunta».

Dai blog