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I soliti ignoti che sfidano la legalità

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Ieridurante un controllo di venditori ambulanti in via Ferdinando Quaglia, c'è chi è sceso in strada e ha solidarizzato con gli immigrati. Non ci sono state aggressioni, né schiamazzi contro i Baschi verdi. Il clima che si respirava però era il solito: le forze dell'ordine non sono ben viste, chi sconfina nell'illegalità ma lo fa perché si arrangia e sbarca il lunario va capito e non perseguito. Un bengalese è fuggito, si è messo a correre in mezzo al traffico finendo contro un'auto. È stato trasportato all'ospedale di Tor Vergata in codice giallo: se la caverà. Parlando di aggressioni ieri è stato il giorno di una delle vittime della violenza di Tor Bella Monaca. «Basharat Mohammad, il pakistano pestato da una banda di giovani, potrà contare sull'aiuto del fratello Asif per portare avanti la propria piccola attività commerciale». Lo assicura il presidente della Regfione Lazio Piero Marrazzo. Ieri ha parlato «con il ministro degli Esteri Franco Frattini, al quale come Regione ci eravamo rivolti per dare seguito alla richiesta di aiuto venuta dalla moglie di Basharat, che per il trauma aveva anche perso il bambino che portava in grembo, e ho avuto la conferma - annuncia Marrazzo - dell'avvenuto riconoscimento da parte delle autorità italiane di un visto temporaneo per il fratello della vittima di questa orrenda aggressione a sfondo razzista».

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