Un convegno sui valori cristiani al centro della vita civile e politica
Mons.Walter Trovato e moderato da Paolo Brocato. Hanno partecipato numerose autorità tra cui Dino De Gregorio dell'istituto Schuman, Giuseppe Graziani dell'Ong Socialismo Umanitario Universale e l'onorevole Giovanni Mealli presidente del Consiglio delle Arti e dell'Artigianato. L'incontro si è aperto con la relazione introduttiva «Il ruolo dei cattolici nella vita civile e politica» tenuta dall'onorevole Publio Fiori, segretario di Rifondazione Dc. «Il viaggio del Papa in Africa in nome dell'antropologia cristiana - ha detto Fiori - è un messaggio che riguarda tutti i popoli e soprattutto la nostra coscienza di cattolici impegnati in politica perché ripropone il tema dei diritti inalienabili previsti anche dall'articolo 2 della Costituzione». «L'assenza di valori e di riferimenti ideali - ha continuato Fiori - sta invece escludendo detti principi dalla politica che sembra puntare esclusivamente su un modello di sviluppo individualistico tutto proiettato su egoismi personalistici, regionali e nazionali». «E gli attacchi che sempre più frequentemente vengono rivolti al Papa, alla Chiesa e al Mondo Cattolico - ha detto ancora Fiori - sono la testimonianza che il Cattolicesimo viene considerato come l'ostacolo principale per quei poteri che vogliono colpire i principi fondamentali di dignità, di giustizia, di libertà,di eguaglianza e di democrazia sostanziale in nome di una libertà senza verità». «È necessaria una risposta all'appello che il Papa, nell'ottobre 2008, ha rivolto ai cattolici per una ripresa dell'iniziativa culturale, sociale e politica attraverso un coordinamento di movimenti e associazioni di ispirazione cristiana», ha affermato Publio Fiori. Come nel 1943 - ha proseguito Fiori - l'appello di Pio XII portò al Codice di Camaldoli che ha rappresentato il progetto dei Cattolici per la ripresa morale, economica e sociale dell'Italia dopo la seconda guerra mondiale, così oggi il richiamo di Benedetto XVI deve spingerci a una iniziativa culturale unificante che tolga i cattolici dall'attuale insignificanza politica». «Non si tratta - ha concluso Fiori - di un banale sentimento di nostalgia, ma del dovere morale di testimoniare nella vita di tutti i giorni i valori della nostra ispirazione cristiana».