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Lotta all'abusivismo Demolizione all'alba

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{{IMG_SX}}Le ruspe del Campidoglio sono entrate in azione all'alba di ieri tra le vigne dell'agro romano, ai piedi dei Castelli romani, in zona sismica, per radere al suolo una villa, circa 300 metri quadrati con ampio giardino, già sequestrata tre volte, perchè costruita abusivamente, senza progetto esecutivo e direzione lavori e per la quale sono stati violati i sigilli, di proprietà di una famiglia di zingari sinti italiani. Il valore del manufatto, in via di Costamagna, una volta finito, sarebbe stato di 800-900 mila euro. «Abbiamo fatto una demolizione importante anche per la proprietà della casa demolita» ha sottolineato il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Che ha ammonito: «È solo l'inizio di una lunga serie di interventi del genere». Rafforzando quanto detto dall'assessore all'Urbanistica, Marco Corsini, che ha voluto vedere all'opera gli agenti della polizia municipale, 60 uomini e donne diretti dal comandante Antonio di Maggio che, oltre all'VIII Gruppo è responsabile dell'Ufficio antiabusivismo edilizio del Campidoglio. Spiega Corsini: «Stiamo allestendo un programma di demolizioni su tutto il territorio comunale, perché la repressione non rimanga un fatto episodico». Una prospettiva indicata dallo stesso Di Maggio: «Ne faremo altre nei prossimi giorni seguendo le direttive del sindaco Gianni Alemanno e dell'assessore Corsini». Uno dei proprietari, Petrow Piperi, 38 anni, convivente dell'intestataria della villa, Sonia Gurgevic, già denunciata insieme ad altre 3 persone co-proprietari del terreno, in precedenza, si è reso conto che tutto sarebbe stato raso al suolo, si è puntato un coltellino alla gola minacciando di usarlo. Per oltre mezz'ora Di Maggio ha tentato di calmarlo ma poi è scattato l'intervento con spray al peperoncino e cinque uomini lo hanno bloccato strappandogli l'arma. Un agente è rimasto ferito in modo lieve e l'uomo è stato poi arrestato. Gli zingari hanno spiegato di avere comprato il terreno in quella zona «perché ci avevano detto che si poteva costruire abusivamente e, infatti, tutti sono abusivi».

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